Non mi piace la categoria del fascismo eterno.
Non ripercorrerò le gesta della CGIL, che in tema di lavoro per me ha 30 anni di lotte e 35 di saldi di fine stagione.
Mi limito alla vicenda romana di questi giorni. Il gesto in sé è fuori discussione, i neofascisti devono essere perseguiti e isolati. Ma non lo sono stati.
Colpa degli organizzatori della manifestazione? Vabbè che i no green pass – secondo la Bibbia dei media di Stato – sono degli idioti, ma se così non fosse?
E allora vengo al punto.
Una grossa per quanto discutibile manifestazione occupa Roma. In piazza non decidi chi ci può stare o no, soprattutto con quei numeri.
Partono gli “incidenti”.
I ratti di Forza Nuova sono lì e le forze dell’ordine li stanno a guardare mentre sfilano. Dopo una mezz’oretta di show entrano indisturbati nella sede della CGIL. Altrove, a qualche centinaio di metri partono cariche dimostrative e lancio di lacrimogeni. Mancano il bersaglio per problemi oculistici?
Seconda domanda: dove accade e quando?
Siamo a Roma alla vigilia di un ballottaggio, non c’è una marcia in programma ma una destra becera e divisa tra governo e piazza. Una destra che governa già e una piazza che viene criminalizzata, mentre una minoranza si accredita come capace di mobilitare le masse. Mi pare la sola spiegazione possibile di quella Forza Nuova che si sta rapportando a FDI. Una logica ultrapoliticista, che è nel DNA di Fiore e camerati. Come a dire: senza di noi non andate da nessuna parte.
A margine di questo risultato immediato a mio avviso ci sta un calcolo di medio lungo termine, che accomuna estremisti di destra e governo.
Semplifico e lo illustro con una battuta: si può essere contro il governo Draghi senza essere un estremista di destra?
A questa domanda, governo ed estrema destra convengono nell’imposizione di una sola risposta: NO!
Se sei contro il governo, il sindacalismo concertativo, le politiche di controllo e sorveglianza diventi un neofascista.
Forza Nuova e Draghi sottoscrivono.