Il Centro Studi Sereno Regis è fra i vincitori nel 2021 del Premio assegnato ogni anno dalla rivista di cultura, politica e società Gli Asini, diretta da Goffredo Fofi.
Fondato nel 1982 dalle sezioni piemontesi del Movimento Nonviolento e del Movimento Internazionale della Riconciliazione, il Centro Studi Sereno Regis di Torino è un istituto culturale di interesse nazionale, dotato di una biblioteca e di un archivio storico specializzati, che promuove una cultura di pace attraverso ricerca, educazione e azione, principalmente nei campi dell’antimilitarismo, dell’eco-pacifismo e della trasformazione nonviolenta dei conflitti.
«Un riconoscimento che ci incoraggia e che accogliamo con gioia e per il quale dobbiamo ricordare anche chi nel 1982 decise di fondare a Torino il Centro Studi – spiega Angela Dogliotti, vicepresidente del Sereno Regis. – Un viatico per festeggiare il prossimo anno il quarantennale della nostra associazione nata come Centro studi e documentazione sui problemi della pace, della partecipazione e dello sviluppo, che il partigiano-nonviolento Domenico Sereno Regis aveva collaborato a fondare insieme a Nanni Salio e altri, e che da lui prese il nome dopo la sua scomparsa».
La premiazione si terrà domenica 31 ottobre nell’ambito del seminario “Che fare del sud?” (31/10 – 1/11/2021) a Copertino (LE). Insieme al Centro Studi Sereno Regis, riceveranno il premio le allieve e gli allievi della scuola di fotografia di Antonio Biasucci di Napoli, Roberta Carlotto e il Centro teatrale Santa Cristina; la rivista Confronti; Alessio Forgione; Sara Honegger e la Scuola Asnada di Milano; Giovanni Lo Cascio; Nora McKeon; Anna Nadotti; Hleb Papou; Maurizio Quarello; Marco Tarquinio.
Il Centro Studi Sereno Regis è uno dei riferimenti più qualificati a livello nazionale per la composita area che guarda alla nonviolenza e alla ricerca per la pace. «Questo premio va condiviso con tutte le persone, associazioni, istituzioni e gruppi che ci hanno sostenuto e ancora ci accompagnano nella ricerca di percorsi di Pace, – afferma Umberto Forno, direttore del Sereno Regis. – Localmente, istituti culturali torinesi come il Centro Studi Piero Gobetti e altri confluiti nel Polo del Novecento, oltre alla rete che organizza il Festival della Nonviolenza e della Resistenza Civile a Torino; a livello nazionale con i 70 e più enti che animano la sempre più ampia Rete Italiana Pace e Disarmo».
«Una bella notizia – aggiunge Enzo Ferrara, presidente del Sereno Regis – arrivata un po’ a sorpresa anche se le nostre collaborazioni con Gli Asini, e prima ancora con Lo Straniero, sono decennali. Ringraziamo i redattori della rivista e con loro teniamo a sottolineare la valenza culturale del premio assegnato per studi sulla pace e la nonviolenza, che – lo si dimentica troppo spesso – costituiscono l’essenza imprescindibile di ogni forma di cultura, scientifica e umanistica».
Il premio testimonia infatti che le tematiche direttamente e indirettamente correlate a pace e nonviolenza – i principi di fratellanza e solidarietà, la tutela dei diritti personali e collettivi, l’attenzione all’ambiente e alla salute, il riconoscimento delle diversità come parti di una stessa armonia – sono il vero collante diacronico e interdisciplinare di ogni espressione culturale dell’umanità, dall’Epopea di Gilgamesh dei Sumeri coniata sull’argilla 7mila anni fa, all’ultimo premio Nobel assegnato ad Abdulrazak Gurnah per la letteratura post-coloniale.