È secondo per soldati e mezzi inviati all’estero nelle missioni Nato dopo gli Stati Uniti.
È nono nella “top ten” mondiale per produzione di armi e sistemi d’arma.
È il quinto avamposto militare statunitense a livello globale.
I nostri porti sono un nodo strategico nella logistica dei trasferimenti di armamenti mentre Camp Darby, che si serve del porto di Livorno, è il più grande arsenale statunitense al di fuori dai confini della madre patria.
La nostra spesa militare si attesta tra i 70/80 milioni di euro al giorno in costante aumento.
In trent’anni abbiamo accumulato pesantissime responsabilità di guerra.
L’Italia non ha bisogno della Nato e dei suoi nemici inventati, delle basi e delle bombe nucleari statunitensi né di un esercito professionale concepito per l’offesa.
Servono risorse per la sanità pubblica, per la scuola, per i trasporti, per il reddito.
Ridurre le spese militari
Cambiare modello di Difesa
Uscire dalla Nato.
Andrea Ferroni, coordinatore Gc e segr. Fed. Perugia
Gregorio Piccin Responsabile Nazionale Pace