La mancanza di carburante ad Haiti sta minacciando l’accesso alle strutture mediche e il loro funzionamento. Lo dichiara Medici Senza Frontiere (MSF), costretta a limitare l’ingresso al suo ospedale traumatologico di Tabarre, a Port-au-Prince, ai soli casi d’emergenza. Anche le attività di molte altre cliniche, sia private che pubbliche, sono state interrotte.
Alla luce dei bisogni urgenti della popolazione haitiana, MSF chiede alle autorità coinvolte di prendere misure immediate per facilitare la fornitura di carburante nelle strutture sanitarie.
“Senza benzina non possiamo portare avanti le attività ospedaliere” dichiara il dr. Kanouté Dialla, responsabile dell’ospedale di Tabarre di MSF. “Stiamo facendo del nostro meglio per mantenere le nostre attività, adattandole giorno dopo giorno, ma questa situazione non è sostenibile nel lungo periodo. L’ospedale è l’unica struttura nel paese specializzata nel trattamento di ustioni gravi”.
Per supplire alla crisi della rete elettrica, le strutture di MSF utilizzano generatori di corrente per portare avanti le attività mediche, incluse quelle al centro per le vittime di ustioni. L’attuale carenza di carburante compromette comunque l’operatività, oltre a rendere difficile il raggiungimento dell’ospedale da parte dello staff, con delle inevitabili ripercussioni sui livelli di assistenza.
“A oggi solo il 10% dello staff è operativo” continua il dr. Dialla di MSF. “Stiamo organizzando delle navette per permettere al nostro staff di raggiungere l’ospedale. Questa situazione aumenta considerevolmente il carico di lavoro per il personale medico presente. È una situazione insostenibile”.
Anche il centro d’emergenza nel quartiere di Turgeau a Port-au-Prince, da cui vengono alcuni pazienti in cura all’ospedale di Tabarre, è colpito da questa crisi. Sta diventando, infatti, estremamente difficile organizzare i trasferimenti.
“Più della metà dei pazienti ricevuti all’ospedale di Tabarre provengono dal centro di emergenza di Turgeau” afferma Désiré Kimanuka, coordinatrice del centro di emergenza. “Se i servizi vengono ridotti, questi pazienti potrebbero non ricevere i trattamenti di cui hanno bisogno”.
La mancanza di carburante è un’ulteriore sfida in un contesto estremamente complicato e insicuro come quello haitiano dove, a causa dei bisogni medici ingenti, MSF sta adattando i suoi progetti in modo da garantire alla popolazione di ricevere assistenza medica.
MSF ad Haiti
MSF lavora ad Haiti dal 1991. Ad oggi, le attività si concentrano nel fornire cure mediche di emergenza alle persone colpite da violenza, ustioni, incidenti stradali, violenza sessuale e servizi di assistenza per la maternità. In seguito al terremoto che ha colpito il sud dell’isola lo scorso 14 agosto, MSF ha avviato alcune attività in sostegno delle persone sfollate in molte aree di Port-au-Prince, ed è intervenuta in molte strutture sanitarie, in particolare quelle di Jérémie e Les Cayes.