Mentre Open Arms è in questi giorni al centro dell’attualità per il processo che si svolge a Palermo a carico di Matteo Salvini, il film Mediterráneo di Marcel Barrena (che in Italia uscirà con il titolo Open Arms – La legge del mare), è stato premiato alla sedicesima edizione della Festa del Cinema di Roma.
La pellicola vince il “Premio del Pubblico FS”, in collaborazione con il Gruppo FS Italiane, Official Sponsor della Festa ed è stata votata dagli spettatori della prima replica dei film della Selezione Ufficiale attraverso l’APP e il sito della Festa del Cinema.
Il film racconta l’avventura dei volontari di Open Arms, la Ong fondata da Oscar Camps impegnata a salvare i migranti dal naufragio fin dalla sua nascita, quando Oscar e un suo amico, scioccati dalla morte del piccolo Alan Kurdi – profugo di tre anni la cui foto esanime sulla battigia ha fatto il giro del mondo – decisero che bisognava agire e partirono per Lesbo. Per tutti questo primo viaggio si trasformerà in un’odissea, che cambierà le loro vite per sempre.
Il regista Marcel Barrena non ha potuto ritirare il premio, ma ha ringraziato il pubblico con questo messaggio: “L’anteprima a Roma è stata un’esperienza indelebile per me, non dimenticherò mai l’accoglienza del pubblico. Questo premio ci dà forza, ci dà speranza, perché ci ricorda che il mondo ha bisogno di sentire questa storia. Questa storia parla di un gruppo di uomini che fanno cose buone. E dobbiamo concentrarci sugli uomini buoni, sulle cose buone. E questo premio non è solo una buona cosa, è una grande cosa. Per sempre grato alla Festa del cinema di Roma”.
Sulla posizione dell’Unione Europea rispetto alla soluzione politica del problema migratorio, Oscar Camps ha detto alla stampa che ciò che l’Unione si limita a fare è pagare una milizia che compia il lavoro sporco di riportare là dove sono venute le imbarcazioni di coloro che fuggono dalla fame e dalla guerra. Secondo Oscar Camps, è cambiato semmai l’atteggiamento verso le Ong come Open Arms, che vanno controcorrente e poiché salvano la vita a queste persone, vengono minacciate, sequestrate e criminalizzate.