Il 23 settembre presso il Centro sociale “Anomalia” di Palermo si è tenuta un’assemblea in preparazione dello sciopero generale proclamato per il prossimo11 ottobre da tutto il sindacalismo di base.
L’assemblea palermitana è stata indetta dalle organizzazioni sindacali, promotrici dello sciopero nazionale, presenti nel capoluogo siciliano ed ha visto anche l’attenta partecipazione di collettivi giovanili, strutture sociali autorganizzate ed associazioni di volontariato socio-sanitario che hanno contribuito a tenere viva l’opposizione politico-sociale nel territorio cittadino. Insomma una partecipazione attenta e qualificata, generazionalmente composita che ci conferma – qualora ce ne fosse stato bisogno – come le lotte restano sempre elemento fondamentale di ricomposizione.
Tutti gli interventi, dai COBAS ad Antudo, dalla CUB ai NoMUOS, dall’USB allo SLAI, fino alla rete degli ambulatori popolari autogestiti, così come tutte le altre realtà che non citiamo – scusandoci con loro – per questioni di spazio, hanno posto la necessità di un focus , al di là di ogni singola “centralità” rivendicata dalle soggettività intervenute, per dare continuità comune a questa importantissima scadenza. E non solo, ma di costruire anche momenti stabili di consultazione ed informazione, dando così maggiore visibilità alle iniziative, esprimendo e favorendo contestualmente solidarietà e radicamento a tutte le insorgenze sociali – in via potenziale o già articolate nella società cittadina – presenti nel territorio metropolitano.
Non sono mancati, doverosamente, molti riferimenti alla straordinaria manifestazione organizzata a Firenze dagli operai della GKN e alla resistenza messa in campo dai lavoratori ex ALITALIA che stanno opponendosi ai tentativi di espulsione di migliaia di dipendenti anche dell’indotto che, specificatamente in particolare a Palermo sta facendo le prime vittime nei lavoratori di ALMAVIVA.
Queste importantissime vertenze, più tutte quelle che non hanno avuto la stessa visibilità, unitamente ai continui attacchi al Reddito di cittadinanza da parte di Confindustria e di tante forze politiche del quadro istituzionale, nonché il nulla prodotto dall’esecutivo su scuola trasporti e sanità, ci danno la dimensione di come l’establishment istituzionale voglia affrontare il post-covid e di quali siano i possibili indirizzi di spesa del PNRR e, soprattutto, chi sarà a gestirlo.
Sembra però che le lotte citate, che hanno imposto la loro presenza sui mass media, e gli interventi di alcuni intellettuali nel mainstrem abbiano in qualche modo incrinato la soffocante egemonia del pensiero unico.
Lo sciopero generale dell’11 Ottobre sarà, quindi, un primo tentativo di dare rappresentanza autonoma e visibilità a tutti quei settori del mondo del lavoro e della società che non si rassegnano ad una vita di precarietà e privazione dei più elementari diritti e che vogliono rompere il cerchio di solitudine cui sono stati costretti dagli algoritmi del capitale globalizzato.
A conclusione dei lavori l’Assemblea ha convenuto di organizzare un incontro con la cittadinanza per il primo di ottobre, presso i giardini antistanti il castello della Zisa, ed indire la manifestazione palermitana del sindacalismo conflittuale che si concluderà con un’assemblea aperta sotto la prefettura.