La risposta della Comunità Montana al fenomeno della plastica presente tramite bottigliette e scarti nelle acque del Lago d’Iseo passa per un’idea innovativa che sarà ufficialmente presentata in ottobre. Strumenti già introdotti in località marittime e lacustri, come il Lago di Garda, i “cestini mangia-plastica” arriveranno anche nell’alto Sebino.
Questi cestini funzionano in modo molto semplice: vengono posizionati a pelo dell’acqua vicino ai porti e ai lungolago per raccogliere i rifiuti e le microplastiche che passano al loro interno e stanno creando molti problemi alla fauna e all’ecosistema lacustre. Tramite una piccola pompa, l’acqua viene filtrata e restituita pulita al lago, mentre i rifiuti rimangono nel cestino.
Secondo al Comunità Montana, in questo modo si potrebbero rimuovere centinaia di chili di plastica, rendendo il lago molto più pulito e sicuro per i pesci che ci vivono. La plastica presente nel Lago d’Iseo è un problema grave quanto il processo di eutrofizzazione, che sta portando il Sebino a riempirsi di alghe infestanti a causa della forte presenza di inquinanti a base di fosforo, elemento che permette una rapide riproduzione delle alghe, togliendo spazio alla fauna ittica.
Il progetto rientra nelle azioni per lo sviluppo del sito della Biosfera Unesco Valle Camonica – Alto Sebino. Per ora è prevista la posa di due cestini, a Pisogne e Lovere. L’inaugurazione avverrà il 9 ottobre, con la partecipazione degli istituti scolastici e delle associazioni che hanno preso parte all’iniziativa.
La giornata rientra tra gli appuntamenti previsti dall’ente comprensoriale per il 50esimo anniversario del programma Unesco MaB (“Man and the Biosphere”).