La camera 4 della Camera Federale di Cassazione Penale ha accolto il ricorso della difesa di Milagro Sala e ha ordinato l’annullamento della sentenza contro la leader della Túpac Amaru rispetto al reato di “istigazione” di cui era accusata riguardo a una contestazione avvenuta contro un comizio dell’attuale governatore Gerardo Morales.
Si tratta della condanna a tre anni e mezzo di carcere per “danneggiamento aggravato e minacce coercitive” nel vecchio caso dell’assalto del 2009 contro l’allora senatore radicale, al quale Sala non partecipò e per il quale era già stata condannata come “istigatrice” nel 2016. In linea con la difesa del leader sociale e della Procura, i giudici Javier Carbajo, Ángela Ledesma e Liliana Catucci hanno considerato che questi reati sono caduti in prescrizione e hanno deciso di inviare il dossier al TOF del nord affinché “si possa emettere una nuova risoluzione secondo la legge”.
“Quello che la Camera IV ha detto loro oggi, in poche parole, è che devono leggere il Codice, applicarlo, aggiustare un po’ la calcolatrice, contare bene i termini, dichiarare la prescrizione e assolvere Milagro Sala”, ha riassunto il suo avvocato Marcos Aldazabal.
Quel processo, come molti altri, fa parte della campagna di odio politico scatenata da Gerardo Morales da quando, governatore di Jujuy, ha nominato alla Corte di Giustizia dello stato del nord dell’Argentina tre giudici a lui favorevoli.