Per approfondimenti https://www.peacelink.it/disarmo/a/47168.html
E’ evidente che l’attuale uso dei droni in Afghanistan non all’interno ma alla fine di un conflitto armato con i talebani e si pone come forma di “giustizia ritorsiva” nei confronti di terroristi, al di fuori di ogni accertamento della verità e di ogni procedura che consenta di garantire gli innocenti e di proteggere i civili coinvolti negli attacchi con i droni. Risultano infatti uccisi anche dei bambini. Per uno spiacevole errore di calcolo.
Questo non può essere accettato. Soprattutto da noi pacifisti.
Avviene che di fronte a milioni di spettatori, senza neppure un commento critico, vengano offerte le immagini di attacchi con i droni e il rischio è che l’opinione pubblica accetti tutto ciò come una forma lecita (e anche “giusta”) di uso della forza dato che colpirebbe terroristi. In realtà nessuno sa nulla di quali siano i target, come vengano scelti e se vi sia stato una parvenza di processo. Ma soprattutto non è chiaro perché questo individui siano colpiti adesso e non siano stati scovati e arrestati prima, quando gli americani occupavano Kabul.
Vi sono ampie zone d’ombra e di riservatezza attorno a queste operazioni ed è lecito pensare che, così come sono stati arrestati e torturati a Guantanamo individui innocenti, anche in questo caso possano essere colpiti individui di cui non è stata provata la colpevolezza, al solo scopo di acquietare l’opinione pubblica americana sotto shock per l’attentato all’aeroporto di Kabul. Sono vittime “elettorali” e “politiche” che vengono offerte in pasto alla sete di vendetta. E questo lo dobbiamo dire: è barbarie, non è giustizia.
Infine va considerato l’effetto controproducente sul terrorismo perché viene offerta ai terroristi, su in piatto d’argento, l’occasione per colpire allo stesso modo. Questi attacchi con i droni non sono un tererrente ma sono un incentivo per i terroristi e la loro propaganda. Milioni di americani non lo capiscono (e non a caso sono impantanati in una guerra infinita) ma noi pacifisti lo dobbiamo dire a voce alta: colpire con i droni, come è avvenuto in questi giorni, è un crimine. E lo sarà in futuro se dovesse continuare questa caccia al terrorista secondo un criterio di giustizia che è aberrante.
Quali lezioni di diritti umani possono essere date ai talebani se noi accettiamo forme di giustizia aberranti come le uccisioni con i droni per “punire i terroristi”?