Sebbene l’asportazione delle pinne a bordo di navi dell’UE e nelle acque dell’UE sia vietata e gli squali debbano essere sbarcati con le pinne naturalmente attaccate al corpo, l’UE è uno dei maggiori esportatori di pinne e un importante centro di transito per il commercio mondiale di pinne.

L’UE è uno dei principali attori dello sfruttamento degli squali e poiché le ispezioni in mare sono rare le pinne sono tuttora illegalmente conservate, trasbordate o sbarcate nell’UE.
Intendiamo porre fine al commercio di pinne nell’UE, compresi l’importazione, l’esportazione e il transito di pinne diverse da quelle naturalmente attaccate al corpo dell’animale.
Poiché lo spinnamento impedisce l’adozione di misure efficaci per la conservazione degli squali, chiediamo di estendere il REGOLAMENTO (UE) n. 605/2013 anche al commercio di pinne e chiediamo pertanto alla Commissione di elaborare un nuovo regolamento che estenda la disposizione delle ‘pinne naturalmente attaccate al corpo’ a ogni forma di commercio di squali e razze nell’UE.

Se ancora non l’avete fatto, vi invito a firmare l’iniziativa dei cittadini europei per fermare la terribile pratica del finning, che consiste nel tagliare le pinne degli squali e gettare il resto dell’animale in mare, che non avendo più la capacità di nuotare, si adagia sui fondali e muore soffocato.
Se l’iniziativa avrà successo si metterà fine al commercio di pinne di squalo e razze nell’UE, compresi l’importazione, l’esportazione e il transito.
Ogni anno vengono esportate dall’UE più di 3.500 tonnellate di pinne di squalo!
Il commercio di pinne di squalo dall’Europa deve essere fermato

Indirizzo web della proposta d’iniziativa dei cittadini nel registro della Commissione europea