Sono 572 le persone tratte in salvo dalla nave Ocean Viking in acque di competenza libica e maltese, ma a cui nessuno ha prestato soccorso. Molti sono stremati, 183 sono minori, due con disabilità, in molti, soprattutto fra le donne, raccontano di violenze indicibili subite nei centri di detenzione libici, quelli che il Parlamento italiano a stragrande maggioranza si appresta a rifinanziare.
Rifondazione Comunista chiede al governo di provvedere immediatamente a far sì che l’imbarcazione di SOS Mediterranee possa giungere in un porto italiano, che le persone a bordo possano essere poste in sicurezza e che soprattutto non si continui più con la squallida trafila con cui si procede per inezie al fermo amministrativo delle navi dei soccorritori, lasciando deserto il Mediterraneo per chi parte.
Nei piani di rilancio nazionali ed europei non si spenderà un euro per garantire missioni di salvataggio in mare, mentre aumenteranno gli interventi militari e le conseguenti spese nei paesi da cui si fugge. Non si può essere complici di tali scelte di morte
Maurizio Acerbo, Segretario nazionale
Stefano Galieni, responsabile immigrazione PRC-S.E.