“Rüstungsgüter sind nicht automatisch Gefahrgüter” Le armi non sono merci automaticamente pericolose
Questa la perla infilata da Angela Titzrath, CEO di Hamburger Hafen und Logistik AG in risposta alle domande dei pacifisti amburghesi e triestini, durante l’Assemblea generale virtuale del 10 giugno 2021.
Di questo, e delle azioni di boicottaggio alle navi delle armi per le guerre, in particolare Yemen e Palestina, che si sono sviluppate in Italia e all’estero, tratterà l’iniziativa “PORTI DI PACE” lunedì 5 luglio alle 17, presso l’associazione Auser di San Giacomo in via Frausin 17 a Trieste con la partecipazione di Carlo Tombola di Weapon Watch, che organizza l’incontro col Comitato Pace e Convivenza “Danilo Dolci” e in collaborazione col Movimento Democrazia in Europa 2025.
A un anno di distanza da analoga iniziativa
https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2020/07/20/news/focus-transfrontaliero-oggi-a-san-giacomo-contro-i-traffici-d-armi-1.3910553
e in prosecuzione dell’evento on line del 3 maggio scorso, che determinò l’adesione di Verdi, Sinistra in Comune e Adesso Trieste all’Appello per una “Trieste laboratorio di Pace, in Europa e nel Mediterraneo” che come il working paper sulla denuclearizzazione del Golfo, presentato a NY alla Conferenza Onu sul Nuclear Ban Treaty del 2017, sarà in distribuzione all’incontro.
Per maggiori info su The Weapon Watch ecco l’articolo più recente
https://www.weaponwatch.net/2021/06/22/i-cannoni-che-state-trasportando-sono-gia-puntati-contro-di-voi/
Il successo internazionale del boicottaggio alle navi di armi per le guerre, sostenuto perfino dal Papa, trovò applicazione anche da noi nel 2016, quando l’Autorità portuale adottò per prima in Italia, un’Ordinanza ispirata alla legge 185/90 che disciplina i traffici di armi, dopo la denuncia degli export verso gli Emirati invasori dello Yemen.
Per gli organizzatori, Alessandro Capuzzo
Per contatti: +39 338 1652364