“Blue Bayou” di Justin Chon è una denuncia dei molti casi, elencati nei titoli di coda, di persone americane, che non hanno conosciuto altro luogo se non gli USA ma che, in nome di leggi e cavilli burocratici, vengono rispedite nelle zone dalle quali provenivano i loro genitori, sradicate dai loro affetti, dalle loro abitudini, senza un motivo reale, obbligate a una separazione disumana. Il lungometraggio illustra la situazione con toni forti, scene strazianti che fanno leva sulla commozione dello spettatore, nella speranza, come ha detto lo stesso regista nel presentare il film a Cannes, che il nostro mondo diventi da tutti condivisibile, supportato da tolleranza e amore.
“Blue Bayou” concorre nella sezione “Un certain regard” dedicata ai nuovi autori. Racconta del trentenne Antonio LeBlanc, un uomo di origine coreana ma da sempre in America, dove piccolissimo è stato adottato da una famiglia della Louisiana: i Bayou sono infatti distese paludose che si sviluppano nei bracci del Mississippi. In quella zona. Antonio con molte difficoltà cerca di costruirsi una vita stabile insieme alla sua famiglia. Sposato con Kathy (Alicia Vikander), è il patrigno della figlia di lei, che ama come fosse sua. Antonio si adopera come può per offrire una vita migliore ai suoi cari, ma il suo background di coreano adottato, l’infanzia difficile, il razzismo del luogo in cui vive gli strascichi della moglie con l’ex compagno, poliziotto dalla mentalità violenta, diventano ben presto una miscela esplosiva per la quale il giovane trapiantato rischia di essere espulso da quella che sente come la sua patria.
Un film di Justin Chon. Con Justin Chon, Alicia Vikander, Mark O’Brien, Emory Cohen, Linh Dan Pham.
Titolo originale Blue Bayou. Drammatico.
Uscita 21 settembre 2021