In preparazione della marcia No TAV del 12 giugno da Bussoleno a S.Didero, il gruppo No TAV di Torino&cintura ha organizzato stamattina una manifestazione davanti alle sede di TELT, l’azienda che si occupa delle opere per il progetto TAV Torino-Lione.
Lo scopo della manifestazione è quello di restituire simbolicamente lo smarino dei cantieri per il TAV a chi l’ha prodotto, la TELT appunto: i residui delle opere per il tunnel ed i lavori associati sono un problema serio per gli abitanti della valle per il loro alto contenuto di amianto, per le polveri sottili che generano e per il pericolo di diffusione di sostanze tossiche.
Secondo gli organizzatori, la ripartenza del cantiere della Val Clarea la scorsa estate dopo quasi 3 anni di inattività ed i 50 milioni di euro previsti per il cantiere del nuovo Autoporto a San Didero, opere inutili all’interno di quella grande opera inutile che è il TAV Torino-Lione nel suo complesso, sono il segno evidente che le sole priorità del nostro governo sono quelle di fare l’interesse di gruppi di aziende a discapito della popolazione.
Inoltre, “Telt che costruisce questa opera è responsabile e diretto mandante della militarizzazione della Val di Susa e della fortissima repressione a cui è sottoposto il movimento No Tav; della devastazione ambientale, della fauna e della natura; dell’inquinamento e delle fortissime ripercussioni che questo ha sulla salute dei cittadini della Valle.”
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