Il prossimo 13 giugno i cittadini svizzeri sono chiamati al voto per mettere fuorilegge i pesticidi sintetici. Un’iniziativa sulla via della vera transizione che Navdanya International condivide e sostiene. Se il sì dovesse vincere, il divieto si estenderebbe in ambito agricolo, per l’utilizzo privato, e all’importazione e alla commercializzazione di derrate alimentari che contengono sostanze chimiche. Gli aventi diritto al voto dovranno pronunciarsi anche rispetto alla proposta di eliminazione dei sussidi pubblici per gli agricoltori che non intendano adeguarsi a pratiche di produzione ecologiche.
L’iniziativa ha un valore simbolico notevole anche perché avviene nel paese che ospita una delle multinazionali dell’agribusiness più potenti al mondo, la Syngenta. Recentemente acquisita dalla Chem China, la Syngenta è stata recentemente al centro dello scandalo denominato Paraquat Papers, dal nome dell’erbicida prodotto dall’azienda accusato di essere fra i più tossici e pericolosi al mondo.
L’iniziativa svizzera è destinata a ispirare azioni analoghe in altri paesi.
La presidente di Navdanya International, Vandana Shiva, ha così commentato: “Siamo membri di una sola famiglia della Terra. I veleni e i pesticidi uccidono gli insetti e la biodiversità, l’infrastruttura della vita. I veleni stanno inoltre causando un’emergenza sanitaria: malattie croniche come il cancro, l’autismo, l’infertilità sono collegate alle tossine nel cibo e all’inquinamento ambientale. Attraverso la manipolazione delle conoscenze e la propaganda, il cartello delle multinazionali dei veleni mina anche la scienza indipendente e minaccia la democrazia, cercando di mettere a tacere gli sforzi dei cittadini verso comunità libere dai pesticidi. La salute del pianeta, la sua biodiversità, la nostra salute rende il cibo e l’agricoltura senza veleni un imperativo di sopravvivenza. Come ha dimostrato il nostro lavoro a Navdanya nel corso di 3 decenni, possiamo produrre più cibo e di migliore qualità attraverso un’agricoltura biologica senza sostanze chimiche. Mi congratulo e sostengo il referendum svizzero come un passo significativo verso la Democrazia della Terra per difendere i diritti della biodiversità delle specie, compresi tutti gli esseri umani. Il cibo e l’agricoltura senza veleni sono un nostro diritto di nascita.”