Il 9 giugno 1843 nasceva Bertha von Suttner, che ricevette il premio Nobel per la pace nel 1905; nel 1889 aveva scritto il suo capolavoro: “Abbasso le armi”, un testo classico dell’impegno pacifista.
Una minima notizia su Bertha von Suttner
Bertha von Suttner (Praga, 9 giugno 1843 – Vienna, 21 giugno 1914), scrittrice, straordinaria militante pacifista, ricevette il premio Nobel per la pace nel 1905. Per l’intera sua vita Bertha von Suttner lottò contro la guerra, per salvare le vite, per richiamare l’umanità intera al senso di umanità, all’impegno per il bene comune. Per l’intera sua vita si oppose alla violenza con la forza della verità.
Opere di Bertha von Suttner
- Abbasso le armi! Storia di una vita, Centro stampa Cavallermaggiore (Torino) 1996, Beppe Grande Editore, Torino 2013
- Giù le armi, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1989
- Alfred Nobel, Bertha von Suttner. Un’amicizia disvelata – Carteggio 1883-1896, Moretti & Vitali, Bergamo 2013
Opere su Bertha von Suttner
- Nicola Sinopoli, Una donna per la pace, Fratelli Palombi, Roma 1986;
- segnaliamo anche i testi di Verdiana Grossi, da ultimo ripubblicato ne “La nonviolenza contro il razzismo” n. 401;
- quelli di Marta Galli (comprensivo di un’utile sitografia) e di Rosangela Pesenti apparsi rispettivamente nei nn. 850 e 845 de “La nonviolenza è in cammino”;
- la voce di Giancarla Codrignani nei “Telegrammi della nonviolenza in cammino” n. 514;
- l’articolo di Isabella Bresci in “Voci e volti della nonviolenza” n. 708
- l’articolo di Annapaola Laldi nei “Telegrammi della nonviolenza in cammino” n. 2012.
Nel commemorarla ancora una volta ripetiamo alcune parole che già tante volte abbiamo ripetuto. Nel ricordo di Bertha von Suttner continui l’impegno per abolire la guerra e tutte le uccisioni; continui l’impegno per abolire il razzismo e tutte le persecuzioni; continui l’impegno per abolire il maschilismo e tutte le oppressioni.
Nel ricordo di Bertha von Suttner continui l’impegno in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani; continui l’impegno in difesa di quest’unico mondo vivente di cui l’umanità è insieme parte e custode, quest’unico mondo vivente che è l’unica casa comune dell’umanità intera.
Nel ricordo di Bertha von Suttner continui l’impegno per la pace, la smilitarizzazione, il disarmo, la civile convivenza, il mutuo soccorso, il riconoscimento dell’umanità di tutti gli esseri umani; continui l’impegno per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto: ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignità, alla solidarietà. E quindi anche nel ricordo di Bertha von Suttner ripetiamo ancora una volta che occorre un’insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori più atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalità che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all’umanità.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla è più importante, più necessario, più urgente che opporsi al maschilismo – all’ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poichè la prima radice di ogni altra violenza e oppressione è la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l’umanità in due e nega piena dignità e uguaglianza di diritti a metà del genere umano e così disumanizza l’umanità intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si può sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l’umanità; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l’umanità puo’ essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitù, all’apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitù in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio “una persona, un voto”; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti è privato di fondamentali diritti non è più una democrazia.
Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalità costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine alla conoscenza e all’uso delle risorse della nonviolenza: poichè compito delle forze dell’ordine è proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza è la più importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilità di armi è il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell’umanità intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine è uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell’umanità e dell’intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest’unico mondo vivente che è la sola casa comune dell’umanità intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l’intera biosfera. Opporsi al male facendo il bene. Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del’umanità intera. Salvare le vite è il primo dovere.
E quindi anche nel ricordo di Bertha von Suttner chiediamo qui e adesso ad ogni persona di volontà buona, ad ogni associazione ed istituzione democratica di premere nonviolentemente affinchè finalmente almeno nel nostro paese siano riconosciuti tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani. Chiediamo ad ogni persona di volontà buona, ad ogni associazione ed istituzione democratica di insorgere nonviolentemente in difesa della legalità che salva le vite; in difesa della democrazia che ogni essere umano riconosce e rispetta e conforta e sostiene; in difesa della Costituzione antifascista che nessun essere umano abbandona tra gli artigli della violenza, dell’ingiustizia, della sofferenza e della morte; in difesa di ogni essere umano e dell’umanità tutta.
Tutte e tutti siamo esseri umani in cammino. Tutte e tutti abbiamo bisogno di aiuto. Tutte e tutti siamo esposti al male e alla morte. Tutte e tutti possiamo e dobbiamo recarci reciproco aiuto.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita.
Abolire la guerra, abolire gli eserciti, abolire le armi.
Soccorrere ogni persona bisognosa di aiuto.
Sconfiggere il male facendo il bene.
Abolire la violenza con la forza della nonviolenza.
Salvare le vite e’ il primo dovere.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.
Sii tu l’umanità come dovrebbe essere.
Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo