Uno studio della Commissione Europea sul trattamento della Nuova Ingegneria Genetica, pubblicato il 29 aprile, conferma ciò che GLOBAL 2000 (un’organizzazione ambientalista austriaca, n.d.t.) aveva temuto: l’UE vuole rimuovere gran parte delle protezioni per la nuova ingegneria genetica. Con questo studio, la Commissione sta iniziando un processo per creare scappatoie e per indebolire la legislazione europea sull’ingegneria genetica e il principio di precauzione.
Ora tocca agli Stati membri impegnarsi per valutare i rischi e la sicurezza e rendere obbligatoria l’etichettatura per la nuova ingegneria genetica. L’Austria dovrà dimostrare di essere all’altezza del suo ruolo pionieristico nell’UE per l’agricoltura e la produzione alimentare senza OGM.
Nel luglio 2018, la Corte di Giustizia Europea aveva stabilito che la nuova ingegneria genetica è soggetta alla legge europea in materia di sicurezza ed etichettatura, ma le lobby biotecnologiche stanno cercando da due anni di ribaltare questa sentenza. GLOBAL 2000 ha già rivelato in un rapporto sulle lobby come l’industria biotech abbia influenzato con successo lo studio dell’UE, come dimostrano i risultati dello studio pubblicato. C’è la minaccia che il principio di precauzione vigente in Europa venga annacquato. Questo potrebbe significare che non ci saranno rigorose valutazioni del rischio e della sicurezza dell’impatto della nuova ingegneria genetica sulla nostra salute e sull’ambiente.
“Se questa pericolosa proposta della Commissione Europea passerà nelle istituzioni europee e sfocerà in nuove leggi sull’ingegneria genetica, allora il cibo manipolato con metodi di ingegneria genetica come CRISPR/Cas finirà sui campi e nei nostri piatti senza etichettatura. I rappresentanti austriaci devono impegnarsi a Bruxelles per la nostra libertà di scelta e la libertà dall’ingegneria genetica!” dichiara Brigitte Reisenberger, portavoce in questa materia di GLOBAL 2000.
Lo studio dell’UE sarà discusso nei prossimi Consigli dei Ministri dell’Agricoltura e dell’Ambiente, che dovranno prendere una posizione sul modo in cui la nuova ingegneria genetica dovrà essere regolata in futuro. In Austria il Ministro della Salute Wolfgang Mückstein, così come la Ministra dell’Ambiente Leonore Gewessler si sono espressi a favore dell’attuazione della sentenza della Corte di Giustizia Europea del 2018 per procedure di approvazione rigorose, per una regolamentazione severa e una chiara etichettatura dei prodotti della nuova ingegneria genetica. Ora tocca anche alla Ministra dell’Agricoltura Elisabeth Köstinger unirsi al consenso austriaco per difendere la libertà dall’ingegneria genetica. Senza un’ampia valutazione dei rischi, queste nuove tecnologie rappresentano una minaccia per il nostro ambiente e la nostra salute e mettono in pericolo l’agricoltura austriaca biologica e senza OGM.
“La nuova ingegneria genetica non è un’opzione per il clima, né per gli agricoltori. La deregolamentazione danneggerebbe gravemente la crescente produzione convenzionale e biologica senza OGM e il commercio alimentare, i costi aumenterebbero e si perderebbe la libertà di scelta”, ha detto Reisenberger. GLOBAL 2000 lo ha anche sottolineato nel suo nuovo studio “Nuova Ingegneria Genetica: prodotti e profittatori – promesse vuote per l’agricoltura contadina e il clima”.
Traduzione dal tedesco di Thomas Schmid
Revisione di Anna Polo