Dichiarazione di Ted Chaiban, Direttore regionale dell’UNICEF per il Medio Oriente e il Nord Africa, e Lucia Elmi, Rappresentante speciale dell’UNICEF nello Stato di Palestina
“Negli ultimi due giorni, 29 bambini palestinesi sono stati feriti* a Gerusalemme Est, anche nella Città Vecchia e nel quartiere di Sheikh Jarrah. Otto minorenni palestinesi sono stati nel frattempo arrestati. Tra i feriti, anche un bambino di un anno. Alcuni bambini, che sono stati portati in ospedale per essere curati, avevano ferite alla testa e alla spina dorsale.
E questo avviene in un momento in cui arrivano segnalazioni di quasi 300 persone rimaste ferite nella zona. L’UNICEF ha ricevuto rapporti secondo cui alle ambulanze è stato impedito di arrivare sul posto per assistere ed evacuare i feriti e che una clinica in loco è stata colpita e perquisita.
Tutti i bambini dovrebbero essere protetti dalla violenza e tenuti fuori dai pericoli in ogni momento. Il diritto delle famiglie di accedere a tutti i luoghi di culto dovrebbe essere preservato e i feriti dovrebbero essere assistiti senza restrizioni.
L’UNICEF esorta le autorità israeliane ad astenersi dall’uso della violenza contro i bambini e a rilasciare tutti i minorenni detenuti. La detenzione dei minorenni è una soluzione di ultima istanza e dovrebbe essere usata per il minor tempo possibile.
Nel frattempo, nella Striscia di Gaza, in alcune parti della Cisgiordania e nel sud di Israele, c’è una preoccupante ripresa delle violenze, specialmente nelle ultime 24 ore.
Chiediamo a tutte le parti coinvolte, ovunque esse siano, di prevenire qualsiasi ulteriore escalation e di proteggere tutti i civili, specialmente i bambini”.
*dato aggiornato al 9/5/2021.