“Esprimiamo forte preoccupazione per la pressoché totale assenza di riferimenti alla sospensione dei brevetti sui vaccini nella bozza di dichiarazione per il Global Health Summit di venerdì a Roma, organizzato dal G20 e dalla Commissione Europea. Occorre che dall’incontro esca un netto sì alla proposta presentata, ormai da oltre sei mesi, da India e Sudafrica al WTO e rilanciata dal presidente USA Biden; proposta resa ancora più urgente dall’aggravarsi inarrestabile della situazione in molti paesi, tra i quali proprio l’India, che, come avevamo già anticipato, non può più garantire l’approvvigionamento di vaccini ad altre nazioni, comprese quelle del primo mondo che ne hanno fino ad ora beneficiato, dovendo prima di tutto utilizzarli nel proprio paese.”E’ quanto dichiara il Comitato Italiano della Campagna Europea -Right2Cure #NoprofitOnPandemic, a cui hanno aderito ad oggi, 110 realtà associative, fra cui i principali sindacati, impegnate nella raccolta di un milione di firme, che in base alla normativa ICE, Iniziativa Cittadini Europei, può “costringere” la Commissione Europea a rimettere in discussione la propria opposizione alla moratoria sui brevetti.
L’Italia come presidente di turno del G20 ha enormi responsabilità nelle decisioni che verranno assunte. Pensare di risolvere la situazione ricorrendo alle licenze volontarie, lasciando alle aziende farmaceutiche la possibilità di decidere a chi concedere l’uso del brevetto e della tecnologia, non modifica l’attuale situazione e rischia di condannare a morte centinaia di migliaia di persone. Anche l’idea di finanziare un centro di produzione di vaccini in Africa è un progetto a lunga scadenza, che non può incidere sull’attuale pandemia e non risolve la dipendenza globale dalle aziende proprietarie dei brevetti. L’unica soluzione è liberare i vaccini dal cappio dei brevetti e realizzare i necessari trasferimenti tecnologici per consentire un significativo aumento della produzione in tutto il mondo.
“Siamo inoltre sconcertati- aggiunge Vittorio Agnoletto coordinatore italiano della Campagna #NoprofitOnPandemic – per l’assenza di risposte da parte del nostro Presidente del Consiglio alla lettera che gli abbiamo inviato esattamente un mese fa, il 19 aprile scorso, in cui gli abbiamo chiesto di sostenere la sospensione dei brevetti in seno alla Commissione Europea e al WTO: non può ignorare la richiesta di 110 organizzazioni che rappresentano milioni di cittadini italiani! Nessuno in Italia pensi di essere “al sicuro”, perché ci stiamo vaccinando; infatti, essendo stato vaccinato soltanto lo 0,3% della popolazione dei paesi a basso reddito, il virus continuerà a diffondersi e a mutare e la pandemia, con tutte le sue varianti, continuerà a imperversare, con conseguenze inimmaginabili anche in Europa e nel cosiddetto primo mondo!”
Non è più tempo di dichiarazioni ambigue e fumose come, ultima in ordine di tempo, quella del vertice di Parigi sulle economie africane, in cui tutti i paesi partecipanti, fra cui l‘Italia con Draghi, avrebbero chiesto che siano tolti i brevetti sui vaccini contro il Covid-19, secondo quanto riferito dal presidente francese, Emmanuel Macron, nella conferenza stampa finale. Un condizionale d’obbligo, perché nessuna dichiarazione ufficiale è arrivata dal Presidente del Consiglio italiano.