Di fronte a un repentino, grave – e per molti versi inspiegabile – peggioramento della situazione in India sul fronte Covid-19, una rete di volontari di pace sta facendo tutto il possibile. Cosa fanno questi Covid Peace volunteers? Ce lo spiegano due persone che in India lavorano da decenni, nello spirito gandhiano: Inamul Hasan, fondatore della Social Harmony Federation e David Albert, statunitense, co-fondatore di Friendly Water for the World, con 44 anni di esperienza in India, entrambi a fianco di Krishnammal e Jagannathan, la coppia che per decenni ha portato avanti le lotte nonviolente dei senzaterra.

Inamul e David sono i promotori e coordinatori del progetto di emergenza Covid Peace Volunteers.

Ecco quanto ci spiegano, chiedendo a tutti di contribuire – è facilissimo:

https://www.gofundme.com/f/support-the-covid-peace-volunteers?utm_campaign=p_cp_url&utm_medium=os&utm_source=customer:

I volontari di pace lavorano a livello di base. Non sono medici o operatori sanitari, ma una rete di persone dedicate al servizio sociale e di attivisti che fanno del loro meglio in tante aree. Provengono sia dal mondo rurale che urbano e da diverse denominazioni religiose e provenienze sociali. Sono un centinaio ed operano in 12 stati dell’India (10-12 in ciascuno stato), sono collegati fra loro attraverso diverse chat whatsapp geografiche, hanno frequenti zoom meetings su questioni specifiche, sono raggiungibili attraverso facebook, fra di loro alcuni sono tecnici informatici che operano nella ricerca di informazioni urgenti e necessarie (posti disponibili in strutture pubbliche o private, ossigeno e atrezzature, cibo etc).

Ecco cosa fanno i Covid Peace volunteers:

– Cercano ossigeno e lo portano a casa della gente, quando è disponibile, dato che non ci sono praticamente spazi negli ospedali in gran parte del paese.

– Assistono i malati presso le loro abitazioni o li aiutano a raggiungere i rifugi, luoghi che istituzioni religiose – indù, musulmane, cristiane e soprattutto sikh – hanno allestito per le persone che non trovano posto negli ospedali. I volontari aiutano anche a trovare le medicine e si assicurano che le persone rimaste a casa abbiano le risorse di base.

– Si assicurano che ci siano abbastanza cibo e generi di prima necessità per le famiglie che i governi dei vari Stati stanno mettendo in quarantena a casa. Intere comunità sono rifornite di cibo dai Covid Peace Volunteers.

– Aiutano le persone ad ottenere appuntamenti medici necessari ed a recarvisi. Ci sono altre gravi necessità di salute oltre a Covid-19.


– Contribuiscono a organizzare l’assistenza ai bambini quando i genitori/parenti si ammalano.

– Assistono le famiglie nelle cremazioni e nelle sepolture: sono momenti di shock e oltretutto può accadere che le famiglie siano in quarantena.

– Ascoltano! La pandemia isola, terribilmente. I volontari ascoltano i pazienti e i membri della famiglia, danno consigli quando è il caso, e forniscono un apporto umano e un ascolto premuroso.

L’aiuto è indirizzato prevalentemente a comunità emarginate – Dalit, Adivasis/Tribali, Rifugiati. I Covid Peace Volunteers provengono da varie organizzazioni con sedi nei vari stati in cui operano.


I Covid Peace Volunteers spesso hanno bisogno di piccole somme di denaro per svolgere il loro lavoro – per il trasporto dell’ossigeno che si procurano, per portare i pazienti ai centri di quarantena, o semplicemente per portarli da un posto all’altro, per bere e mangiare. E per aiutare le persone a vaccinarsi. E’ anche importante l’azione dei volontari per mantenere alto il morale delle persone, dando loro il supporto di una presenza amica.

I fondi sono distribuiti in modo trasparente, equo e responsabile.


In hindi si dice:
Sab kuch sambhav hai! Ovvero: tutto è possibile!

Se puoi inviare un contributo e desideri essere inserito nella chat WhatsApp di amici e sostenitori italiani, “Peace Volunteers” scrivi a +393454548730

a cura di Marinella Correggia e Alessandra Bianca L’Abate