La maggior parte di noi sono obiettori di coscienza turchi e ciprioti. Abbiamo dovuto lasciare le nostre vite e le nostre città. Oggi viviamo in altri paesi a causa della forte pressione e della violenza presenti nei nostri paesi d’origine.
In occasione del 15 maggio, Giornata mondiale degli obiettori di coscienza, continuiamo ancora una volta a dire la nostra parola contro tutte le violenze e le politiche di guerra, come abbiamo fatto finora.
La guerra e il militarismo causano grandi perdite con le loro pratiche brutali sulla natura e sulle vite umane, specialmente nella regione del Medio Oriente e del Mediterraneo in cui viviamo.
Ogni giorno leggiamo le storie dolorose di centinaia di migliaia di persone che vogliono raggiungere l’Europa attraversando il Mediterraneo e lasciando i loro paesi di residenza a causa della guerra, della fame e delle malattie. Dal 2014 a oggi, 15.839 persone che volevano migrare in Europa utilizzando il Mediterraneo hanno perso la vita. Solamente, alcune di quelle persone che hanno dovuto migrare sono riuscite a raggiungere una vita come sognavano: senza guerre e violenza.
In questo periodo, nel mondo, nonostante la pandemia, mentre l’umanità si trovata intrappolata in una grave crisi economica, sociale e culturale, non c’è stato alcun ostacolo per quel pugno di sovrani presenti nel mondo che detengono il monopolio della violenza e delle armi. Questi hanno continuato a realizzare enormi profitti con la vendita di armi anche in questa fase storica.
Secondo l’ultima relazione preparata dall’Istituto Internazionale di Ricerche sulla Pace di Stoccolma (SIPRI), nonostante la pandemia, le spese militare sono aumentate del 2,6% a livello mondiale; un aumento pari a 1,98 miliardi di dollari.
Mentre i trafficanti di armi si arricchiscono, l’umanità continua a impoverirsi e perde la vita in guerre e rotte migratorie.
Noi, obiettori di coscienza, viviamo e combattiamo nelle condizioni di “morte civile” in Turchia, in diversi paesi del mondo, a Cipro. Anche oggi ribadiamo ancora un’altra volta: non ci arrenderemo alle vostre politiche di guerra e violenza, porteremo avanti la nostra lotta ovunque viviamo e esistiamo.
No alle guerre, violenza e militarismo!
Per un mondo in pace!
Ali Aydın Çiçek / Cechia
Barış Sulu / Germania
Ercan Jan Aktaş / Francia
Gülsüm Ateş Uykun / Germania
Halil Karapaşaoğlu / Cipro
Hasan Öcal / Franciao
Halil Savda / Cipro
İbrahim Aslan / Francia
Meral Geylani / Turchia
Murat Kanatlı / Cipro
Naime Erdem Başaran / Germania
Onur Erden / Germania
Resul Dündar / Germania
Rohat Şahin / Francia
Sergen Sucu / Turchia
Şendoğan Yazıcı / Turchia
Yannis Vasilis Yaylalı / Grecia