Almeno quattro persone sono morte questo venerdì a Cali, nella Valle del Cauca, in Colombia, durante la repressione delle proteste che da un mese si stanno svolgendo nel Paese contro il governo di Iván Duque. I fatti hanno luogo in un periodo complicato attraversato dalla crisi sanitaria da Covid-19 e da una “epidemia sociale”, la più grande della sua storia recente, che ha già lasciato decine di morti, migliaia di feriti e centinaia di scomparsi durante le repressioni delle proteste contro le politiche neoliberiste.
Le organizzazioni indigene colombiane hanno denunciato questo venerdì l’omicidio del giovane indigeno Sebastián Jacanamejoy nella città di Cali.
Il Consiglio Indigeno Regionale del Cauca, CRIC, ha riferito attraverso il suo account Twitter che la morte di Sebastián Jacanamejoy è avvenuta nel quartiere di Meléndez, a sud di Cali. Come riportato da altre organizzazioni indigene, Sebastián Jacanamejoy sarebbe stato assassinato da civili armati.
Secondo l’Organizzazione Nazionale Indigena della Colombia (ONIC), Jacanamejoy apparteneva al gruppo etnico Inga e studiava all’Universidad del Valle. Inoltre l’ONIC ha avvertito che un membro dell’etnia Yanacona è rimasto gravemente ferito e si trova in un ospedale di Cali.