Si è svolto questa mattina, nonostante la zona rossa e la pioggia, il presidio di numerose realtà del territorio savonese riunite nel percorso di convergenza per la Società della Cura (vedi foto allegate).
Dalle 11.00 circa una quarantina di persone si sono riunite davanti all’ingresso principale dell’Ospedale Santa Corona per dire NO AL RECOVERY PLAN E ALL’ECONOMIA DEL PROFITTO! SI AL RECOVERY PLANET PER LA SOCIETA’ DELLA CURA!
Al centro la questione della sanità che vogliamo pubblica, universale e territoriale e per chiedere l’immediata riapertura del punto nascite dell’ospedale di Pietra Ligure. Lotta emblematica contro il progetto della regione Liguria di smantellare la sanità pubblica e di dare sempre più spazio ai privati.
Nel corso del presidio, che ha toccato tutti i punti del Recovery PlanET con vari cartelli e un volantino (vedi allegato), abbiamo messo in evidenza alcune questioni che riguardano il nostro territorio:
§ riapertura del Punto Nascite dell’Ospedale Santa Corona e ripubblicizzazione degli Ospedali di Albenga e Cairo Montenotte nell’ottica di una sanità pubblica e universale.
§ Blocco del raddoppio della centrale a gas di Vado Ligure e investimenti per una produzione di energia da fonti rinnovabili, democratica e a misura dei territori.
§ Blocco delle ricerche di titanio sul Beigua.
§ Gestione del Servizio Idrico Savonese attraverso Aziende Speciali Consortili nel rispetto dell’esito del referendum del giugno 2011
§ Blocco della produzione di bitume nelle Valli Neva e Pennavaire.
§ Blocco dello spostamento a monte della ferrovia tra Finale Ligure e Andora e investimenti per una diversa mobilità attraverso servizi pubblici efficienti e utili alla popolazione.
Un piccolo ma significativo passo per il nostro percorso di convergenza che proseguirà nelle prossime settimane con appuntamenti tematici e avrà due punti focali nel 26 aprile, quando scenderemo in piazza davanti a Montecitorio in occasione della presentazione del Recovery Plan in Parlamento da parte del Presidente del Consiglio Draghi, e il 12 giugno quando ci mobiliteremo per il 10° anniversario del referendum su acqua e nucleare.
Roberto Melone