Documenti desecretati pubblicati ieri dall’Archivio per la sicurezza nazionale, con sede a Washington, hanno rivelato che la Central Intelligence Agency (CIA) degli Stati Uniti nel luglio 1960 tentò di assassinare Raúl Castro, attuale primo segretario del Partito Comunista di Cuba.
Gli alti funzionari della CIA offrirono 10.000 dollari al pilota cubano dell’aereo che trasportava Raúl Castro da Praga all’Avana, per organizzare un incidente camuffato da guasto durante il volo. Il pilota José Raúl Martínez, in precedenza reclutato dall’agenzia di intelligence come informatore a Cuba, chiese che nel caso fosse morto anche lui il governo degli Stati Uniti garantisse un’istruzione universitaria ai suoi due figli, cosa che fu approvata.
Secondo documenti segreti, che includono messaggi tra il quartier generale della CIA e i suoi contatti a L’Avana, Martinez informò William Murray, che era stato scelto come pilota per il volo della compagnia aerea Cubana de Aviación che avrebbe trasportato Raúl Castro e altri leader a Praga.
Un cablogramma segreto firmato da Tracy Barnes, ex vicedirettore della CIA e J.C. King, capo della divisione dell’emisfero occidentale, informò Murray che “la possibile eliminazione degli altri tre alti leader cubani era presa in seria considerazione” presso la sede dell’Agenzia USA.
Gli fu chiesto se il pilota avesse “abbastanza motivazioni per correre dei rischi e inscenare un incidente sul volo di ritorno” da Praga all’Avana e gli fu consigliato di offrirgli, oltre alla somma in denaro, anche operazioni di salvataggio dopo l’incidente.
Murray parlò con Martínez mentre si recava all’aeroporto per il volo per Praga, riferendo ai suoi superiori che il pilota era disposto a correre il rischio calcolato, ma che avrebbe preferito compiere un atterraggio di emergenza sull’acqua a circa tre ore dall’Avana, non mettendo in pericolo l’intero equipaggio.
Dopo il decollo per Praga, la CIA inviò un altro cablogramma con l’ordine di annullare l’attentato; non c’era più modo di comunicare con il pilota, il quale, dopo essere tornato all’Avana da Praga, disse a Murray che non c’erano state opportunità per inscenare l’incidente programmato.
Inoltre i documenti declassificati dimostrano che ci sarebbe stato in contemporanea un tentativo di uccidere Fidel Castro, oltre agli oltre 600 attentati scampati. Il direttore delle operazioni segrete della CIA, Richard Bissell, autorizzò nell’agosto 1960 quella che fu descritta come “una missione delicata che richiedeva un’azione da gangster”. L’idea era di contattare i servizi della mafia per assassinare il leader rivoluzionario usando pillole velenose create dalla Divisione Servizi Tecnici della CIA.
Alla fine anche questo piano fu sospeso perché si ritenne che potesse mettere in difficoltà il piano di invasione di Cuba da parte di mercenari a Playa Girón, comunemente conosciuta come Baia dei Porci, nell’aprile 1961, sconfitto dalle forze rivoluzionarie cubane in meno di 72 ore.