Sabato 10 aprile 2021 si è svolta a Torino, in piazza Castello, la manifestazione indetta dalla Società della Cura: una aggregazione di più di 1800 associazioni, movimenti, soggetti politici, sindacali e singoli cittadini, costituitasi su scala nazionale, che si pone l’obbiettivo di costruire una società basata sulla cura delle persone e del territorio, anziché, come oggi avviene, sulla ricerca forsennata del profitto. Si è trattato di una iniziativa nazionale che ha coinvolto 20 città in oltre 30 manifestazioni, nel rispetto delle norme anti-covid.
Nel corso della manifestazione è stato illustrato, in alternativa al Recovery Plan del governo, il Recovery PlanET elaborato collettivamente dalla Società della Cura, e sono intervenuti i soggetti che la compongono sul territorio, illustrando ciascuno la propria esperienza.
Società della Cura è promotrice, in questo quadro, di un referendum cittadino, con lo scopo di riportare la Cavallerizza Reale, patrimonio di Torino e dell’UNESCO, ad una proprietà pubblica che ne garantisca la piena fruizione a beneficio della cittadinanza.
Ciò comporta l’abrogazione del Piano Unitario di Riqualificazione (PUR), approvato dal consiglio comunale con una maggioranza trasversale, che ne prevede invece una destinazione ampiamente privatistica.
Purtroppo le motivazioni della manifestazione di sabato 10 aprile sono state distorte e presentate come se l’origine del referendum derivasse da un conflitto tutto interno al Movimento 5 Stelle.
Vogliamo qui ribadire con nettezza che l’iniziativa del referendum sulla Cavallerizza nasce esclusivamente all’interno della Società della Cura, con il fine di porre all’attenzione della cittadinanza il tema della fruizione e della tutela degli spazi pubblici. Tale iniziativa si affianca ad altri importanti impegni portati avanti dalla Società della Cura, testimoniati dai molti interventi alla manifestazione di sabato 10: dal Comitato acqua pubblica, che ha ribadito la necessità di attuare i risultati della consultazione referendaria, al Comitato per la riapertura dell’ospedale Maria Adelaide, ora chiuso e destinato ad usi ricettivi, all’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) per la sospensione dei brevetti sui vaccini per garantirne un uso equo per tutti.
Trasformare l’originalità e la molteplicità di questa aggregazione in un conflitto tutto interno alle forze politiche significa falsare completamente i fatti e derubricare l’importanza dei temi sollevati, favorendo così il disinteresse da parte della cittadinanza alla quale chiediamo invece di sostenere, con un semplice gesto, il proprio diritto di partecipare alle scelte che riguardano la nostra città!
E’ possibile sin d’ora sottoscrivere la richiesta di referendum firmando ai nostri banchetti sul territorio (calendario consultabile su www.latuacavallerizza.it ) oppure per via telematica sul sito www.comune.torino.it/referendum
Società della Cura – Torino