La campagna #SaluteNoArmi ha un respiro internazionale essendo partita da Praga all’inizio di aprile e si esprime in due forme: una di piazza ed una social.
A Torino la campagna si è sviluppata in un breve flashmob in piazza Carignano che è stata l’occasione per leggere il manifesto della campagna e ricordare chi ci ha lasciati a causa della pandemia.
Da questo momento difficile possiamo trarre la lezione che dalle pandemie ci si difende con un sistema sanitario efficiente, pubblico, territoriale, gratuito e per tutti; il modello di sanità centralizzato e delegato ai privati che ha guidato la sanità pubblica in alcune regioni del nord Italia negli anni passati si è rilevato totalmente inefficiente a gestire situazioni come quella che stiamo vivendo.
All’obiezione che questo modello di sanità è utopico e che non ci sono le risorse si può rispondere che la spesa militare negli ultimi anni è aumentata quasi specularmente di quanto è diminuito l’investimento pubblico nella sanità.
La campagna continua sui social con l’hashtag #SaluteNoArmi e con altre possibili manifestazioni pubbliche.