Quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere. Bertolt Brecht
Extinction Rebellion Italia ha realizzato una serie di azioni dirette nonviolente percorrendo la strada della disobbedienza civile, vista come unica possibilità rimasta per polarizzare l’opinione pubblica sulla crisi climatica ed ecologica. La risposta delle istituzioni e dei media è stata, finora, un silenzio assordante. Molto rumorosa invece, nonostante il basso profilo delle azioni, la reazione delle forze dell’ordine.
Berta Caceres diceva che se loro hanno le pallottole noi abbiamo le parole e mentre le pallottole possono essere sparate una sola volta, le parole si moltiplicano e diventano più forti ogni volta che vengono ripetute. Se siamo qui è perché abbiamo la consapevolezza di quanto sia urgente agire e di quanto sia necessario andare avanti a lottare nella speranza di poter ancora cambiare le cose e a marzo vogliamo continuare a farlo dando spazio alla parola, alle parole che creano conoscenza e creano legami.
Ci piace l’idea di celebrare l’arrivo della primavera scendendo ancora una volta in piazza, trasformando lo spazio pubblico, che sempre più ci viene negato, in un grande nodo. I nodi possono essere qualcosa che stringe, soffoca e impedisce il movimento ma anche legami, vincoli e poi ancora luoghi di incrocio, convergenza e diramazione.
Durante i due giorni che passeremo in piazza invitiamo quindi movimenti, associazioni, gruppi, e singoli/e cittadini e cittadine ad unirsi a noi in alcuni momenti assembleari pubblici proprio per sciogliere e allo stesso tempo stringere nodi.
Sappiamo che molte sono le differenze tra di noi ma siamo anche convint* che tutte le nostre lotte siano portate avanti con rabbia ma per l’amore che sentiamo verso la giustizia, verso la nostra Madre Terra e verso tutti gli esseri che la popolano, esseri umani compresi. Pensiamo anche che i nodi che ci stringono e soffocano impedendoci l’azione e il raggiungimento dei nostri obiettivi siano sempre gli stessi:
• Il rapporto con i media, che hanno la forza di influenzare l’opinione pubblica me che pochissimo spazio danno a ciò che facciamo e quando lo fanno riducono tutto a fatti di cronaca senza approfondire le motivazioni e le urgenze che ci spingono ad agire. O ancora peggio, in modo ancora più subdolo, utilizzando il linguaggio in modo consapevole, trasformano la realtà a loro piacimento denigrando o sminuendo le nostre azioni;
• La repressione, sia quella violenta di piazza che quella del sistema giudiziario che riesce a trasformare in criminali chi lotta per i diritti di tutti e tutte.
• Il non riconoscimento della disobbedienza civile come strumento di lotta efficace che senza scendere a compromessi con la violenza e le sue logiche di potere oppressivo può diventare dirompente e reale forza di cambiamento.
E mentre proveremo a sciogliere, o per lo meno ad allentare questi nodi confrontandoci, scambiando esperienze, punti di vista ed idee, cercheremo anche di annodarne di nuovi, ma questa volta creati per renderci più forti, confrontandoci sulle lotte che ognun* di noi porta avanti e cercando di capire se esistono possibili convergenze su date od eventi particolari.
Lo spazio che ci daremo in piazza non sarà di sicuro esaustivo ma vuole essere un primo passo di dialogo anche per dimostrare pubblicamente ad un sistema che ci vuole egoisti, egocentrici ed individualisti che siamo ancora capaci di darci la mano e camminare insieme. Ci piace immaginare questo spazio e questa assemblea come il primo passo per provare a individuare un minimo denominatore comune e alcuni obiettivi condivisi per far sì che in questo 2021, in cui l’Italia ospita il G20 e condivide con la Gran Bretagna la presidenza del COP26, le voci di chi mette in discussione il paradigma vigente possano unirsi e riescano a trovare modi condivisi per farsi ascoltare.
Programma indicativo
Sabato 10 aprile
• 10.00-11.00 presentazione dei partecipanti
• 11.00-13.00 media
• 14-16 repressione
Domenica 11 aprile
• 10.30-12.30 disobbedienza civile
• 14,00-16,30 sessione conclusiva di condivisione di momenti di lotta futuri
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