Il 9 aprile, a seguito di un appello di Amnesty International, le autorità del Bahrein hanno scarcerato Mohammed Hassan Jawad, noto anche come Mohammed Jawaz Parveed, esponente della società civile che stava scontando una condanna a 15 anni di carcere per aver preso parte alle manifestazioni pacifiche del febbraio 2011.
A causa del suo impegno in favore dei diritti umani Jawad era stato in carcere già negli anni Ottanta e Novanta e poi nel 2007. In quell’occasione, il suo nome era finito in una “lista nera” di persone cui le aziende pubbliche e private non avrebbero potuto offrire alcun lavoro.
Dopo l’ultimo arresto, avvenuto il 22 marzo 2011, era stato tenuto in isolamento e torturato, anche da uno dei figli del re del Bahrein. Un anno dopo era stato condannato a 15 anni per “cospirazione per rovesciare il governo con la forza e collaborazione con un’organizzazione terroristica al servizio di uno Stato estero”.