La spesa militare italiana si attesta nel 2021 a poco meno di 25 miliardi di euro, secondo le stime anticipate oggi dall’Osservatorio Mil€x. Si tratta di valutazioni effettuate secondo la nuova metodologia elaborata dall’Osservatorio e ricavate dai dati definitivi dagli stati di Previsione finanziari dei Ministeri coinvolti e che evidenzia una crescita annua superiore all’8%.
Il dato verrà ulteriormente precisato e definito nelle prossime settimane in occasione dell’uscita del nuovo Annuario 2021 di Mil€x che ingloberà ulteriori dati provenienti dalle documentazioni ufficiali attualmente ancora non disponibili (in particolare il Documento programmatico pluriennale DPP della Difesa e la ripartizione dei costi per le missioni militari all’estero).
“A riguardo dei dati che diffondiamo oggi è doveroso sottolineare come non sia possibile una immediata comparazione con le precedenti stime di Mil€x – sottolinea Francesco Vignarca fondatore dell’Osservatorio – in quanto la nuova metodologia cambia radicalmente la considerazione di alcune voci. Abbiamo comunque realizzato un quadro con i riconteggi per gli ultimi tre anni, in modo da delineare le tendenze, in decisa crescita, decise con le ultime tre Leggi di Bilancio”.
In particolare il totale complessivo si modifica in maniera rilevante con la nuova valutazione di costi per l’Arma dei Carabinieri: storicamente Mil€x – su indicazioni ufficiali della Difesa – includeva nella spesa militare la metà dei capitoli di bilancio ad essi assegnati, mentre attualmente viene estrapolata una quota (di molto inferiore) dalle indicazioni specifiche che il DPP rilascia sull’uso prettamente militare dei Carabinieri nelle missioni internazionali.
Il totale per il 2021 così valutato è dunque pari a 24,97 miliardi di euro, provenienti in larga parte dal bilancio del Ministero della Difesa dedicato ad usi militari. A tale bilancio – che per questa quota specifica arriva a sfiorare i 18 miliardi di euro, con una crescita di 1 miliardo e mezzo rispetto al 2020 – si devono aggiungere poi i fondi del Ministero per lo Sviluppo economico destinati all’acquisizione di sistemi d’arma, la ripartizione del Fondo Missioni militari allocato sul MEF estrapolata sulla base degli anni precedenti e i costi delle pensioni militari pagate dall’INPS (estrapolazione da dati DPP). Viene infine anche aggiunto il contributo diretto al bilancio della NATO, anche se non è del tutto chiaro dai fondi di quali Ministeri venga preso il che potrebbe dunque vedere una futura eliminazione di tale cifra se già ricompresa nei Bilanci del Ministero della Difesa.
L’Osservatorio Mil€x ha inoltre valutato alcuni elementi di spesa militare indiretta legati ai nuovi fondi di natura militare in sede di Unione Europea e ai costi della presenza di basi statunitense sul territorio italiano. Una stima che andrà analizzata e confermata in seguito, in quanto derivante da vecchie valutazioni e documentazioni statunitensi, ma che viene proposta come elemento di riferimento generale.
La crescita delle spese militari rispetto al 2020 è complessivamente significativa ed ammonta all’8,1%, mentre è addirittura del 15,7% l’aumento rilevato rispetto al 2019. Sono in particolare i costi per l’acquisizione di nuovi sistemi d’arma ad aver provocato tale innalzamento, soprattutto perché si iniziano ad incamerare le quote per la difesa previste nei Fondi pluriennali di investimento governativi (di cui circa il 25% ha destinazione militare, secondo una recente analisi diffusa dal nostro Osservatorio). Per la prima volta il totale complessivo destinato dall’Italia all’acquisto di nuovi armamenti supera i 7 miliardi di euro (la cifra è di poco inferiore ai 7,3 miliardi).
Come già segnalato, una trattazione più approfondita di tutte le voci verrà esplicitata nell’Annuario Mil€x 2021 attualmente in lavorazione (pubblicato dopo l’uscita dei documenti ufficiali ancora mancanti) e che sarà in grado di raffinare le valutazioni e di confermarle definitivamente, dando anche una stima della spesa militare a consuntivo per gli anni precedenti all’attuale. Per quanto riguarda la suddivisione in tipologie di spesa va sottolineato come (sempre limitatamente alla specifica funzione militare) il Ministero della Difesa spenda circa 11 miliardi di euro per il personale con una spesa di esercizio di 2,2 miliardi di euro e costi per investimento che per la prima volta superano i 4 miliardi all’anno.
Valutando le linee funzionali generali, è anche possibile suddividere le spese militari complessive in costi per il personale (45,8%), costi per investimenti in nuovi armamenti (29,2%), costi per il funzionamento delle Forze Armate (14,5%) e altri costi accessori (10,5%). Rispetto alle spese correnti dello Stato la spesa militare si attesta a circa il 4,3% del totale (sostanzialmente in linea con il recente passato).
Il dettaglio della metodologia utilizzata per le stime presenti in questo comunicato è raggiungibile a questo indirizzo > https://www.milex.org/metodologia-milex-spesa-militare/
La trattazione dettagliata relativa alla destinazione militare dei Fondi di investimento pluriennali è presente a questo indirizzo > https://www.milex.org/2021/03/21/a-spesa-militare-oltre-36-miliardi-fondi-pluriennali-investimento/
L’Osservatorio MIL€X è stato fondato nel 2016 su iniziativa di Enrico Piovesana e Francesco Vignarca, con la collaborazione del Movimento Nonviolento, fondato da Aldo Capitini nel 1962, e nell’ambito delle attività della Rete Italiana per il Disarmo. Per informazioni: www.milex.org – info@milex.org