La campagna vaccinale in Italia viaggia a rilento, con enormi diversità territoriali e scarsa trasparenza, in piena “guerra dei vaccini” tra multinazionali e nazioni. In Abruzzo chi meglio si organizza provvede, chi rimane indietro ha solo da chiamare numeri a cui ormai nessuno risponde. Ci sentiamo confusi, smarriti, indignati. Senza criteri, senza trasparenza non può esserci equità. In Abruzzo finora la campagna vaccinale è stata una lotteria.
Tante le questione aperte.
1.Abbiamo pochi vaccini. I brevetti e la strategia europea di dipendenza dalle multinazionali farmaceutiche limitano la possibilità di aumentare linee produttive e di avere garanzie sulle quantità di vaccini a disposizione.
- La regionalizzazione del sistema sanitario determina trattamenti diversi da nord a sud, anche sui vaccini. Ciascuna regione ha liberamente interpretato il piano vaccinale nazionale, azzoppato dai continui tagli di forniture.
- L’Abruzzo ha impiegato 3 mesi per predisporre un’idea di piano vaccinale regionale.
- Ciascuna Asl ha autonomamente predisposto criteri, tempi e modalità generando sperequazioni territoriali e trattamenti differenziati e iniqui.
- La mancata programmazione regionale e l’assenza di criteri e responsabilità ha determinato comportamenti opachi e corsie preferenziali (sono in corso inchieste).
- La macchina organizzativa per la vaccinazione degli over80 e del personale scolastico è nelle mani di “volontari”, anche i medici e gli infermieri sono reperiti a chiamata, il personale dedicato è insufficiente.
- La vaccinazione delle persone fragili è appena iniziata. La vaccinazione degli over80 doveva terminare a febbraio terminerà ad aprile.
- I sistemi informatici per la manifestazione di interesse e i database trasferiti dalla Regione alle Asl, dalle Asl ai comuni presentano falle, se si ha la sfortuna di non essere censiti si diventa dei fantasmi del vaccino.
- Dopo tre mesi non è ancora concluso il ciclo di vaccinazione per gli ospiti delle RA e delle RSA.
- Continua a mancare l’assunzione massiccia di personale medico e infermieristico in maniera stabile affinché, oltre a sopperire le attuali urgenze possa garantire una sanità pubblica di prossimità e efficace che non trascuri alcuna patologia, non si muore solo di covid.
Le richieste
1.Sospendere i brevetti sui vaccini e indennizzare le case produttrici per rendere la produzione di massa e la vaccinazione accessibile a tutte e tutti, nessuno si salva da solo.
- Porre fine ai rimpalli tra Governo e Regione e dare massima pubblicità al piano vaccinale regionale, appena predisposto, indicando criteri, crono-programma, modalità e responsabilità.
- Porre fine alle procedure differenziate tra ciascuna delle 4 Asl, tra Comuni montani e della costa, tra Comuni piccoli e grandi, siamo tutti sulla stessa barca.
- Assumere personale dedicato alla campagna vaccinale senza sguarnire gli ospedali e il personale dedicato al tracciamento, visto che i numeri della pandemia rimangono alti.
- Rendere chiaro su tutto il territorio il crono-programma e le priorità della vaccinazione delle persone fragili.
6.Non lasciare nessuno indietro a cominciare dagli anziani over80 e dalle persone fragili, non tutti hanno gli strumenti e le conoscenze informatiche per provvedere alle prenotazioni.
- Predisporre l’anagrafe dei vaccinati per porre fine a corsie preferenziali.
- Rendere tutti i dati relativi alla pandemia pubblici con un sito dedicato, per avere la fotografia puntuale e giorno per giorno di quanto avviene sul territorio regionale dai contagi ai vaccini.
- 9. Senza informazione non c’è trasparenza, vogliamo siti istituzionali, indirizzi e-mail e numeri di telefono attivi dove i cittadini possano trovare tutte le informazioni in chiaro.
Al di là dei riscontri giudiziari, uno Stato, una Regione, un’istituzione che non garantisca il bene primario della sicurezza sanitaria e della salute pubblica deve avere il coraggio di ammettere le proprie incapacità e comunque recuperare il gap attuale.
Noi cittadini abbiamo il dovere di garantire che ciò avvenga al più presto con tutti i mezzi della democrazia, perché sono in gioco le nostre vite. Tocca a noi tutti difendere e dare seguito all’articolo 32 della Costituzione.
Sosteniamo l’istanza dei Cittadini Europei (ICE)
“Tutti hanno diritto alla protezione da Covid-19 – Nessun profitto sulla pandemia”.
Fai girare e firma qui https://noprofitonpandemic.eu/it
Segui le informazioni sulla campagna vaccinale in Abruzzo sul gruppo “Vaccini Abruzzo in Chiaro” https://www.facebook.com/groups/2929007147356965
PROMUOVONO Rete oltre il Ponte e Vaccini Abruzzo in chiaro.
Aderisci all’appello su https://www.peacelink.it/campagne/index.php?id=100&id_topic=86
PRIME ADESIONI (al 13 aprile) Ambiente, territorio e beni comuni Barisciano (AQ), ANPI Pescara, Ass. Antimafie Rita Atria, ARCI Abruzzo, Azione Civile Abruzzo, Buendia, CGIL Abruzzo e Molise, CGIL Camera del Lavoro L’Aquila, Coalizione civica per Pescara, COBAS Pescara-Chieti, Collettivo Zona Fucsia, Deposito dei segni, FGCI Abruzzo, Giovani Comuniste/i Pescara, Italia-Cuba Abruzzo, Jonathan Diritti in movimento, Kabawil Abruzzo, LAAD Lega Abruzzese Anti Droga, La Formica Viola, La Sinistra – Chieti Bene Comune, Movimentazioni,Paese Comune San Giovanni Teatino (Ch), Peacelink Abruzzo, Periodico PrimoFoglio, Priorità alla scuola Abruzzo, Rifondazione Comunista Abruzzo, Sinistra Italiana Abruzzo, Unione Inquilini Pescara, Uniti a Sinistra Francavilla al mare (Ch), Un Solo Pianeta Sulmona, USB Abruzzo.