Con la proposta di candidatura della città di Torino alle UNIVERSIADI 2025 arriva anche l’assalto agli ultimi terreni liberi della città. Stando a quanto è emerso da alcuni articoli e dalle Commissioni regionali, infatti, uno degli studentati che Comune, Università e Regione vogliono costruire per il grande evento dovrebbe sorgere proprio al posto del grande prato di via Madonna della Salette.
Una decisione che il Comune, quindi l’assessore all’Urbanistica Antonino Iaria, ha assunto senza alcun confronto con i cittadini, anzi ignorando deliberatamente le forti contestazioni di molti abitanti che da diverso tempo si oppongono alla costruzione di qualunque struttura (che sia un palazzetto dello sport, un edificio per residenza convenzionata o altro servizio) sui terreni liberi pubblici di Parella e chiedono che, se proprio sussiste la necessità di costruire, lo si faccia sulle tante aree già
costruite ma dismesse e inutilizzate.
Le Universiadi non sono ancora state assegnate, ma il loro effetto si preannuncia già molto diverso dagli obiettivi proclamati dai promotori (il “volano per l’economia” e la “riqualificazione del territorio” di cui parla il comunicato di ieri sulla costituzione del Comitato promotore per la candidatura): oltre ad altre strutture e allo studentato che dovrebbe far sparire il prato di Parella, un altro studentato vorrebbero realizzarlo nel Maria Adelaide, anziché riaprire l’ospedale e restituire ai cittadini un presidio territoriale; un altro ancora dovrebbe sorgere al posto della grande area verde della scuola elementare Salvo D’Acquisto.
Il Comune conferma di voler cementificare il prato di via Madonna della Salette negli stessi giorni in cui avvisi di garanzia per reati ambientali legati all’inquinamento dell’aria (che, nella nostra città, uccide 900 persone all’anno) sono stati notificati ai vertici istituzionali di Regione Piemonte e Comune di Torino dal 2015 (sindaci, assessori all’ambiente, presidenti di Regione).
Il Consiglio Comunale nei prossimi giorni adotterà il Piano Strategico del Verde, che prevede che ogni cittadino deve poter raggiungere un’area verde in pochi minuti. Ma il Comune è già pronto ad eliminare l’unica area verde di qualità di Parella, per facilitare i costruttori dello studentato.
Il Comitato Salviamo i Prati ieri (sabato 13 marzo) ha organizzato una iniziativa al pratone di via Madonna della Salette (“Un prato per tutti, tutti per un prato”) in cui molti cittadini (abitanti di Parella e di altre zone della città) si sono occupati della pulizia del prato, hanno messo a dimora alcune essenze e si sono confrontati sui temi del consumo di suolo, dell’importanza della natura urbana, delle trasformazioni urbane legate ai grandi eventi, della crisi ambientale globale e locale, insieme ad altri comitati spontanei. Per ribadire che, nella città che ha cementificato quasi tutto il suolo a disposizione, non è possibile accettare alcuna ulteriore aggressione agli spazi naturali e pubblici.
Per vivere abbiamo bisogno di spazio da condividere, di suolo, alberi, natura, equilibrio con le altre specie. Dobbiamo difendere dalle speculazioni i nostri quartieri e le risorse naturali, anche al di fuori di ogni delega.