Il 2 marzo sono state finalmente assolte Elżbieta, Anna e Joanna, tre attiviste polacche finite sotto processo per “offesa ai valori religiosi” ai sensi dell’articolo 196 del codice penale e che rischiavano fino a due anni di carcere.
Nel 2019 le tre attiviste avevano affisso, in vari luoghi pubblici della città di Plock, dei poster raffiguranti la Vergine Maria con l’aureola dipinta con i colori dell’arcobaleno, simbolo del movimento Lgbti.
Nel 2020 erano state rinviate a giudizio per aver “insultato pubblicamente un oggetto di culto religioso mediante una raffigurazione che ha offeso i sentimenti religiosi di altre persone“.