Il Premio Nobel per l’Economia Joseph Stiglitz si è scagliato contro il neoliberismo e ha assicurato che la pandemia di Covid-19 sta attualmente mostrando le conseguenze di 40 anni di imposizioni (da parte del neoliberismo).
L’illustre economista americano ha tenuto un discorso di apertura nell’ambito delle riunioni del Future Congress 2021, il più grande evento scientifico del Cile, svoltosi online e che si concluderà giovedì, focalizzando l’attenzione sulla pandemia.
Stiglitz ha affermato che il neoliberismo ha denigrato il significato del ruolo dei governi per quattro anni e privilegiato l’azione incontrollata dei mercati; ecco perché molti Stati si sono trovati in una situazione difficile per affrontare l’attuale crisi sanitaria.
Il professore dell’Indiana University ha ritenuto che le nazioni di maggior successo nell’affrontare la pandemia di Covid-19 siano state quelle “che vantano governi efficaci, istituzioni forti e buona scienza”.
Ha aggiunto che la pandemia ha colpito maggiormente quelle nazioni con profonde disuguaglianze, dove non c’è accesso universale ai sistemi sanitari e con scarsa protezione sociale, dichiarando inoltre: “Per questa ragione gli USA sono stati tra i più colpiti, con il 25% dei casi, pur avendo solo il 4% della popolazione mondiale”.
Si parla di un paese “che non riconosce l’accesso al sistema sanitario come un diritto umano fondamentale” e ha assicurato che i settori poveri “hanno subito più morti, una maggior esposizione alla malattia e una maggior perdita di reddito”.
Traduzione dall’inglese di Enrica marchi. Revisione: Silvia Nocera