Cinque lavoratori del Collettivo Autonomo Lavoratori portuali – CALP – sono indagati dalla Procura di Genova per associazione per delinquere. All’alba del 24 febbraio 2021 le loro abitazioni e il luogo di lavoro sono stati perquisiti dalla Digos, che ha sequestrato telefoni, tablet e pc allo scopo di accertare ‘azioni’ che il CALP ha sempre reso pubbliche sulla sua pagina Facebook. In particolare i portuali genovesi hanno organizzato manifestazioni e presidi con l’uso di bengala e fumogeni contro le navi della flotta Bahri, adibite al trasporto di armi per rifornire l’Arabia Saudita nella guerra in Yemen. Hanno fatto sciopero! Questo traffico di morte è stato recentemente bandito anche dall’Italia con lo stop alla vendita di bombe. Le parole di Papa Francesco: “I lavoratori del porto hanno detto no. Sono stati bravi! E la nave è tornata a casa sua. Un caso, ma ci insegna come si deve andare avanti”.

Inoltre i portuali hanno organizzato azioni antifasciste con scritte e portoni sigillati con la colla presso le sedi di Casapound, Forza Nuova e Lealtà Azione.

Noi del Gruppo di Lavoro per le Periferie – Milano operiamo in basso per la città, in particolare sulla questione della Casa e delle Case Popolari, cosiddette periferie. Partecipano persone protagoniste della 2a Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. Nel nostro gruppo sono presenti l’esperienza e la memoria dell’impegno per la pace, contro la bomba atomica, contro le armi nucleari, che si è svolto in Italia e nel mondo negli anni Cinquanta.

In questa memoria che è fondamento del nostro presente campeggia l’opera di Giorgio La Pira, fra i Padri Costituenti, tre volte sindaco di Firenze fra gli anni 1951- 1965 e la sua concezione del valore delle Città della Terra, che appartengono alle generazioni future, che gli Stati non hanno il diritto di distruggere con la guerra e con le bombe.

Ricordiamo il suo invito ai sindaci delle città capitali del mondo, convenuti a Firenze, nella visione di un cammino di costruzione di giustizia e di unità fra i popoli, di affermazione del diritto alla pace, al lavoro, alla casa, all’assistenza sanitaria, alla scuola, e per chi prega, a un luogo per pregare. E’ attuale la sua proposta di una politica di riconversione delle industrie belliche in fabbriche per uso civile.

E’ attuale il suo appello per una nuova politica, per la coscienza della necessità di una complessiva e profonda trasformazione delle concezioni, degli scopi e dei metodi della teoria e dell’azione politica. A questa presa di coscienza oggi Papa Francesco chiama i credenti nella sua Chiesa e l’umanità tutta. Nel tempo della prima Guerra del Golfo la scritta “Soldi per le case popolari, non per le armi” è stata tracciata su un muro nella zona dei quartieri di case popolari denominati “Molise”, “Calvairate”, “Ponti”, 3000 alloggi nella zona sud est di Milano.

Che la lotta dei portuali genovesi suoni un risveglio dal sonno della ragione.

Fraterni saluti.

Gruppo di lavoro per le periferie – Milano Amina Natascia Al Zeer. Alfredo Alietti. Yessica Avelar. Sara Brusa. Giuseppe Luigi Bruzzone. Franca Caffa. Giovanna Casiraghi. Roberto Cetara. Rosario De Iulio. Maria Finzi. Don Franco Gallivanone. Mattia Gatti. Jacopo Lareno Faccini. Serenella Liguori. Giacomo Manfredi. Elvira Onofrio. Mustapha Ouelli. Loris Panzeri. Marco Pitzen. Veronica Pujia. Andrea Rastelli. Ermanno Ronda. Luciana Salimbeni. Luca Sansone. Luciano Vincenzo Tamborini. Antonio Tosi.

Svolgiamo il nostro lavoro presso sedi diverse, anche presso l’abitazione di singole/i componenti del gruppo.

Indichiamo alcuni contatti:

Sara Brusa – Luca Sansone sara.brusa@libero.itluxsun@libero.it

Franca Caffa franca.caffa@libero.it

Ermanno Ronda – SICET – Sindacato Inquilini Casa e Territorio – Milano milano.ronda@sicet.it

Antonio Tosi – antonio.tosi@polimi.it

Gruppo di Lavoro per le Periferie – Milano