Il respiro della vita non viene dalle tempeste dei dominanti. Viene dai diritti universali, dai beni pubblici globali,
L’appassionato intervento di Manon Aubry, eurodeputata GUE/NGL, al Parlamento europeo, che critica severamente la politica della Commissione europea sulla lotta contro la pandemia di Covid19 e i brevetti, è stato di grande rilievo politico e morale.
Basato su argomenti e dati di fatto pertinenti, mostra che la battaglia per il diritto universale alla salute in uguaglianza e nel rispetto della giustizia sociale globale può essere vinta. È una battaglia giusta, lungimirante e umana.
Come Agorà degli Abitanti della Terra, sosteniamo fortemente l’iniziativa dei cittadini europei “Right2Cure” #NoprofitOnPandemic lanciata, tra gli altri, da dieci partiti politici membri del GUE/GNL e alla quale partecipano più di 230 associazioni della società civile.
Per firmare, vedere https://noprofitonpandemic.eu/
Gli Stati dominanti hanno lasciato la lotta contro la pandemia da Covid19 alle “leggi” del mercato, alla concorrenza tra i gruppi farmaceutici mondiali e agli interessi finanziari dei più forti (con l’alibi della difesa della sicurezza nazionale). . I risultati sono sotto i nostri occhi: disuguaglianze clamorose tra i popoli, la caccia ai vaccini la cui produzione rimane volutamente insufficiente (secondo il sistema economico attuale i prodotti rari necessari sono più preziosi !) rispetto ai bisogni delle popolazioni, i paesi ricchi intendono uscire dal tunnel (dicono) tra la fine del 2021 e la primavera del 2022), gli altri. …vedremo! Nel frattempo, la crisi delle attività economiche soprattutto per le popolazioni a basso reddito continuerà a peggiorare e i profitti dei miliardari ad esplodere. Le attuali politiche contro la pandemia alimentano egoismo, rivalità, violenza… e vincono coloro che possono vendere e coloro che possono comprare.
Dobbiamo cambiare il vento. Dobbiamo intensificare la giusta lotta per abolire i brevetti e rendere i vaccini un bene pubblico mondiale. Dobbiamo denunciare la violenza economica delle multinazionali e l’ipocrisia degli Stati. Dobbiamo promuovere il sistema sanitario pubblico cooperativo e solidale basato sulla ripubblicizzazione dell’industria farmaceutica in Europa e nel mondo.
La salute non è un business per il profitto ma una responsabilità collettiva dei cittadini per il diritto alla vita di tutti gli abitanti della Terra. Un mondo che considera normale che pochi miliardari (i primi 10) abbiano tanti soldi quanto la metà più povera della popolazione mondiale (3,6 miliardi) non ha alcuna legittimità. E’ la violenza predatrice istituzionalizzata di cui numerose autorità pubbliche sono complici.