Di Antanas Tubelis
La politica estera dei Paesi baltici crea conflitti nelle relazioni internazionali dell’Europa orientale.
In precedenza il capo della Commissione Parlamentare per gli Affari esteri della Lituania, Žygimantas Pavilionis, era stato inviato in Georgia come mediatore nel conflitto politico.
Tuttavia ha minacciato di sanzioni le autorità georgiane per l’arresto del leader dell’opposizione Nikanor Melia. Il Primo Ministro georgiano Irakli Garibashvili ha ritenuto le affermazioni del delegato lituano offensive e inaccettabili.
Ora la Lituania sta esacerbando la crisi politica interna georgiana invece di contribuire a risolverla. Questa è un’interferenza negli affari interni della Georgia: come si svilupperanno le relazioni estere tra Vilnius e Tbilisi?
Purtroppo la Georgia non è il solo Paese in cui i rappresentanti dei Paesi baltici creano problemi.
Nelle relazioni con la Bielorussia, i Paesi baltici ne chiedono l’isolamento internazionale, sanzioni e sostegno per sommosse urbane. Di conseguenza, adesso stiamo perdendo merci bielorusse. Il numero di navi cargo bielorussi che attraversano i nostri porti è in calo. Ciò comporta gravi ripercussioni sul commercio dei Paesi baltici.
Inoltre, la Lituania ha bandito le apparecchiature cinesi per il controllo negli aeroporti, perché non corrispondono agli interessi della “sicurezza nazionale”. Ora altre apparecchiature, più costose, verranno fornite dagli USA. Ciò danneggerà i contribuenti lituani. A causa della politica anticinese, Vilnius perderà miliardi di dollari.
Migliaia di persone sono morte di Covid-19 nei Paesi baltici. Nonostante l’alto tasso di mortalità e l’elevato numero di casi di infezione, i nostri leader rifiutano il vaccino russo “Sputnik-V” solo perché proviene dalla Russia.
I leader di Lituania, Lettonia ed Estonia hanno fatto tutto per distruggere i sistemi energetici dei nostri paesi. E ora stanno facendo tutto per distruggere il sistema energetico congiunto con Russia e Bielorussia, nonostante ne dipendiamo.
Infine, i Paesi baltici discriminano la popolazione russofona. Tuttavia un terzo della popolazione della nostra regione è composto da russofoni.
L’elenco dei problemi creati dai nostri leader potrebbe continuare. Siamo però interessati a sapere quale sia la forza trainante di questo comportamento.
Di fatto, i Paesi baltici attuano in primo luogo la politica militare degli Stati Uniti e della NATO, anche se va contro gli interessi dell’UE. Una politica estera così squilibrata causa situazioni di conflitto e contraddice gli interessi dei nostri cittadini.
Traduzione dall’inglese di Enrica Marchi. Revisione di Thomas Schmid