A partire dall’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, Pressenza pubblicherà una serie di video-interviste dal titolo “Donne che costruiscono il futuro. Verso una cultura nonviolenta”.
Inizieremo la serie con l’indiana Vandana Shiva e continueremo dando voce e spazio a donne di tutto il mondo. Alcune sono conosciute e altre no, ma tutte lavorano nella loro vita quotidiana e con il loro attivismo per costruire un futuro che metta al centro la vita, quella delle persone, ma anche la vita dell’ambiente in cui abitiamo e con il quale formiamo un insieme indissolubile, che trasformiamo e che ci influenza in un’interazione incessante.
Sono donne impegnate nella direzione della vita, mosse dalla ribellione contro lo stabilito. Denunciano un sistema violento, basato sul potere di alcuni esseri umani su altri, sulla negazione dell’umanità della maggioranza della popolazione e sull’eliminazione della vita in tutte le sue forme e allo stesso tempo costruiscono insieme ad altri le basi del futuro nonviolento a cui tutti aspiriamo.
Molte si definiscono femministe, altre non parlano da quel punto di vista, ma tutte sviluppano il femminile, si prendono cura di se stesse e di chi sta loro vicino, incoraggiando gli altri e tessendo reti.
Sono donne che non vogliono rinunciare ai loro diritti, che rivendicano le loro cause, i loro corpi e le loro relazioni allo stesso modo del loro credo o della loro spiritualità, che vogliono essere complete e libere.
Condivideremo le interviste in formato video nelle prossime settimane. Saranno pubblicate in diverse lingue nella misura in cui il nostro impegno di volontari ce lo permetterà. Avremmo voluto un maggiore equilibrio, con più donne africane o asiatiche, ma per ora non è stato possibile. Continueremo a provarci.
Questo progetto è stato sviluppato da donne (intervistate, intervistatrici, interpreti, disegnatrici, produttrici, registe), con il fantastico appoggio di uomini che si sono messi al servizio dell’iniziativa. Abbiamo iniziato con l’idea di intervistare una donna per continente a partire dall’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, ma man mano che veniva condivisa l’idea cresceva come un albero in primavera, come un gioco in cui colleghe e amiche si entusiasmavano e aggiungevano altre donne da intervistare. E’ un esercizio che ci ha costretto a cambiare ruolo, facendo e ricevendo domande, imparando e insegnando, costruendo ponti e creando nuove reti per crescere nell’intelligenza collettiva.
Sappiamo che potremmo mostrare ogni giorno per molti anni donne che costruiscono il futuro dalla nonviolenza, ma per cominciare condivideremo la storia di alcune di loro.
In questa pratica stiamo ampliando le nostre teste, i nostri cuori e i nostri sguardi. Costruiamo relazioni, ci sosteniamo, impariamo le une dalle altre e ci ispiriamo a vicenda… Insomma, questo progetto ci sta permettendo di costruire quel futuro nonviolento a cui aspiriamo.
Ci sentiamo molto grate, mentre continuiamo a impegnarci a favore della vita.