Greta Joyce Fossati, 26 anni, è l’autrice del libro “E voi state bene? Un diario al tempo del Covid-19. Storie e prospettive delle Brigate di solidarietà. (Edizioni Interno4, 2020)”.
In questa intervista ci racconta dei progetti di solidarietà e aiuto concreto a cui ha partecipato l’anno scorso durante il lockdown: “Milano Aiuta”, promosso dal Comune in collaborazione con Emergency e con le Brigate volontarie per l’emergenza, seguito da “Nessuno è escluso” lanciato da Emergency, di cui è da tempo volontaria. Da queste esperienze è nato un diario, poi divenuto questo libro. Il titolo si riferisce a una domanda posta da una signora che aveva chiamato il centralino a cui Greta e altri volontari rispondevano chiedendo aiuto per fare la spesa, ma che poi aveva voluto sapere anche come stavano loro.
Greta ci parla dei ringraziamenti ricevuti, del legame di confidenza instaurato tra chi aveva bisogno di aiuto – a volte perché aveva perso tutto a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia – e chi lo dava, dell’importanza di rassicurare chi ammetteva di vergognarsi con quella richiesta e della rete di sostegno che si è via via creata e che continua ancora. “Volevo fare la mia parte” risponde con semplicità alla domanda sulla motivazione che l’ha spinta a portare avanti il suo impegno. Infine descrive il futuro a cui aspira, in cui ci si possa di nuovo abbracciare, ma soprattutto che dia priorità a temi drammaticamente dimenticati come la sanità, l’istruzione e la cultura.