“In Pakistan abbiamo integrato i primi due obiettivi dell’Agenda di sviluppo 2030, ‘no poverty’ e ‘zero hunger’, direttamente nel programma di governo. Nonostante le difficoltà poste dalla pandemia di Covid-19, abbiamo stanziato 8 miliardi di dollari di aiuti, con sussidi alle famiglie più povere e ai gruppi vulnerabili come giovani e donne. È il più grande programma nazionale mai messo in atto”. Così ha detto il primo ministro del Pakistan Imran Ahmad Khan in un videomessaggio proiettato nel corso della 44esima sessione del Consiglio dei governatori del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (Ifad).
Nel corso dei lavori, i dirigente dell’Ifad hanno riconosciuto l’importanza del piano citato dal primo ministro, Ehsaas Kafaalat, nel ridurre la povertà attraverso sussidi mensili. Gli stanziamenti pubblici, ha detto il premier, sono aumentati del 3 per cento nel 2020. “Siamo impegnati- ha detto Khan- anche nel più grande piano di riforestazione del mondo, che punta a piantare 10 miliardi di alberi entro i prossimi tre anni”.
Il primo ministro ha citato poi il corridoio economico tra Cina e Pakistan, che starebbe garantendo “la modernizzazione del settore agricolo”, ritenuta “una priorità” del progetto di cooperazione tra i due Paesi. “Gli sforzi dei Paesi in via di sviluppo come il Pakistan – ha evidenziato il capo di governo – possono però avere successo solo tramite la cooperazione internazionale e per questo apprezziamo molto il ruolo che l’Ifad svolge in questo senso”.
Oltre alla pandemia e agli effetti dei cambiamenti climatici, tuttavia, il mondo soffre altre sfide, ha ammonito Khan: “Riduzione negli investimenti e nei fondi allo sviluppo, mancanza di equità nei commerci e storture nei prezzi sui mercati internazionali, deterioramento di terreni e foreste, perdita biodiversità, inquinamento dei mari e dei fiumi”. Ecco perchè, secondo Khan, “dobbiamo rivoluzionare la nostra visione del futuro”. Il primo ministro pachistano ha esortato “un piano globale per uscire dalla crisi”, nella convinzione che “o ci salviamo insieme o moriamo insieme”.