20 gennaio 2021. Su iniziativa dell’ufficio dell’ex ministro della Sanità Andreas Xanthos è stato organizzato un interessante dibattito in tema di vaccini, brevetti, posizione dell’UE e degli Stati membri, forniture complessive dei vaccini e ulteriori accordi bilaterali. Oltre a lui hanno partecipato al dibattito l’Europarlamentare Dimitris Papadimoulis, il professor George Papanikolau, il policy manager dell’European Public Health Alliance Giannis Natsis, e Apostolos Veizis di Medici Senza Frontiere. Alcuni interventi importanti sono stati fatti da Katerina Antiniou, ex presidente dell’EOF (Ente pubblico del Ministero della Salute greco), e Yannis Kalomenidis, pneumologo e capo del reparto COVID-19 all’Evangelismos Hospital. La discussione è stata moderata da Panos Papadopoulos.
La discussione si è focalizzata sui seguenti temi: acquisizioni congiunte da parte dei Paesi UE, brevetti e vaccini, accordi segreti tra UE e le case farmaceutiche, mancanza di trasparenza in generale sul soggetto, impossibilità di coprire le vaccinazioni secondo il presente calendario redatto dalla Commissione Europea, mancanza di coordinazione tra gli Stati a livello globale con il pool di brevetti internazionali creato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e anche incapacità di difendere una proposta diversa, simile all’iniziativa per medicinali per malattie dimenticate in cui coesistono, con ruoli specifici, iniziative pubbliche e private, a beneficio della salute pubblica.
Riguardo alle proposte fatte, ho annotato quanto segue:
- L’impegno dell’Europarlamentare Dimitris Papadimoulis nel creare un più ampio fronte politico europeo per stabilire uno status diverso per i brevetti farmaceutici e vaccinali, specialmente quando una gran parte di ricerca e sviluppo avviene con i soldi dei contribuenti europei.
- In questo contesto, la proposta del professor Yorgos Papanikolaou di finanziare un’indagine completa su quanto denaro pubblico è stato investito in ricerca e sviluppo in ambito farmaceutico in modo da sapere tutti, nell’UE, dove sono finiti i nostri soldi e se finiremo per riacquistare i risultati di un’innovazione per la quale abbia già pagato. Come afferma Papanikolaou, “Lo dobbiamo ai contribuenti europei”.
L’estate scorsa, ben prima che la discussione sulla disponibilità dei vaccini divampasse, il gruppo di collaborazione greco, Contentativa, creò un video-alert che inviarono ai policymakers in Grecia, con l’obiettivo di sensibilizzare sui brevetti vaccinali in caso di pandemia.
Ecco la versione inglese del video:
Traduzione dall’inglese di Enrica Marchi. Revisione di Thomas Schmid