Le vittime dello spostamento forzato causato dal conflitto armato interno in Colombia che risiedono in Ecuador racconteranno le loro storie alla Commissione per la Verità. L’incontro per la Verità, dal titolo «Riconoscimento dell’esilio alle frontiere con la Colombia» si terrà il prossimo sabato 27 febbraio alle ore 10.
La Commissione per l’Accertamento della Verità (CVE) ha promosso l’Incontro per la Verità: «Riconoscimento dell’Esilio alle Frontiere con la Colombia» il prossimo 27 febbraio alle ore 10 a Ibarra, città dell’Ecuador. Durante l’incontro verranno riconosciuti la dignità, gli effetti, i contesti, le persistenze e tutto quanto hanno dovuto affrontare le persone fuoriuscite dal loro Paese a seguito del conflitto armato interno in atto in Colombia.
La Commissione è un organismo statale e indipendente, nata sulla scia dell’Accordo di Pace del 2016 e si pone come obiettivo quello di contribuire ad accertare i fatti, promuovere il riconoscimento della dignità delle vittime e lavorare a favore della convivenza. La CVE in Ecuador agisce con il sostegno della rete delle organizzazioni Nodo di Fiducia, composta dal Collettivo per gli Esiliati e i Rifugiati Colombiani in Ecuador (CERCE), il Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati, la Missione degli Scalabriniani, la Facoltà Latinoamericana di Scienze Sociali (FLACSO) e la Cooperazione Tedesca in Ecuador.
Prima dell’evento, la Commissione terrà diversi incontri preliminari con la popolazione vittima dello sfollamento forzato a causa del conflitto armato; incontri, che non potranno essere in presenza a causa della pandemia. Inoltre, gli organizzatori dell’evento hanno predisposto una piattaforma per fare in modo che le vittime possano parteciparvi in modo virtuale.
Nessuna garanzia a tutela della vita
Le vittime colombiane dello sfollamento transfrontaliero, causato dal conflitto armato, sono state costrette a lasciare la propria residenza e ad attraversare la frontiera per tutelare la propria vita, minacciata dalla sistematica violazione dei diritti umani, e in questo non sono state tutelate né dallo stato colombiano né dalle sue istituzioni e non hanno ricevuto alcuna garanzia di poter proseguire sul territorio nel quale erano giunte. Per questo motivo, delle 25.720 persone residenti all’estero che sono state inserite nel Registro Unico delle Vittime dall’Unità per le Vittime nel 2019, il 32% si trova in Ecuador, il 15,5% in Venezuela e il 5,5% a Panama.
Tuttavia, l’ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha chiarito che “non tutte le vittime risultano inserite nel Registro Unico delle Vittime, per cui il numero è certamente più alto”.
Chi parteciperà?
L’azione di riconoscimento sarà presieduta dai commissari Carlos Martín Beristain e Leiner Palacios Asprilla. Inoltre, la coordinatrice del Nodo di Sostegno all’Ecuador, Paola Moreno Núñez, parteciperà ma in forma virtuale.
A causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, l’azione sarà trasmessa sul web, collegandosi alla pagina della Commissione per la Verità e sulle piattaforme virtuali Facebook:
@ComisionVerdadc e YouTube: ComisióndelaVerdad.
Commissione per la Verità: https://comisiondelaverdad.co/
Di Stephanía Aldana Cabas
Traduzione dallo spagnolo di Ada De Micheli. Revisione: Silvia Nocera