“Mentre tutta la stampa e l’attenzione dell’opinione pubblica sono rivolte alla pandemia, noi dobbiamo approfittarne”. Diceva il ministro dell’ambiente in quella fatidica riunione ministeriale di qualche mese fa. Si riferiva all’abolizione delle norme di controllo ambientale, allo smantellamento degli organi preposti. Tra sghignazzi, parolacce e frasi da taverna, il ministro, i presenti e il presidente esprimevano il loro livore contro il patto civico, le leggi e la convivenza con le minoranze, urlavano il loro odio e dichiaravano ancora una volta le loro vere intenzioni su come governare la nazione. E così è stato. Oltre al sistematico boicottaggio di ogni strategia contro il propagarsi del Covid, in quella riunione si decise di intraprendere la distruzione ambientale sotto la tutela delle nuove norme. Quello che poi è accaduto in Amazzonia e nel Pantanal è stato ampiamente divulgato dalla stampa del mondo intero.
Durante la riunione ministeriale già citata, Bolsonaro inveiva contro i governatori di stato, colpevoli, secondo lui, di portare il paese verso una dittatura comunista per aver ristretto la libertà di muoversi della popolazione attraverso il lockdown. Disse: “vorrei vedere se avessero avuto il coraggio di farlo se la popolazione fosse armata, un popolo armato è un popolo libero”.
Un’altra legge in via preparazione prevede l’autonomia degli organi di polizia. Fino ad oggi ogni singolo stato possiede i suoi copri di pubblica sicurezza divisi tra la “polizia civile”, responsabile delle indagini criminali, e la polizia militare a cui è affidata la pubblica sicurezza. Entrambe le corporazioni rispondono agli ordini del governatore che ha le facoltà di un comandante in capo. Con la nuova legge, i corpi di polizia saranno indipendenti e autonomi dal potere politico. Bolsonaro vuole creare una milizia istituzionale, eterodiretta dalla presidenza della repubblica ideologicamente alienata ad essa, e che risponda esculsivamente solo alle norme della corporazione. Sopra la legge, al di fuori della legge. Per far ciò è necessario cambiare una norma costituzionale. La maggioranza del parlamento è già d’accordo.
Nel frattempo sono state abolite le tariffe doganali per l’importazione delle armi. I fabbricanti di mezzo mondo, compresi gli italiani brava gente, ringraziano. Ecco perché, cari amici, questa notizia che vi ho dato non l’avete letta da nessuna parte: le armi, così come la distruzione della nostra Amazzonia per favorire l’allevamento bovino e la produzione di soia, portano nel vostro bilancio nazionale fior di miliardi, ogni anno. Nel 2020 appena trascorso in Brasile sono avvenuti 43.892 omicidi. Chissà quante armi italiane sono state usate in questo massacro. Chissà…