Dal 28 febbraio al 1° aprile, a Roma e in numerose città d’Italia e del resto del mondo, i movimenti attivi sul fronte della giustizia sociale e dei diritti civili e ambientali, cresciuti in questi ultimi mesi nonostante i forti limiti imposti alle attività presenziali dalla gestione dell’emergenza sanitaria, organizzeranno numerose iniziative di coinvolgimento della cittadinanza mondiale e di partecipazione politica a tutti i livelli.
Il primo appuntamento è quello di domenica 28 febbraio 2021 dove, a Roma in piazza del Popolo e in numerose altre città tra le giornate di domenica e lunedì, il movimento internazionale «Black Lives Matter» che proprio a Roma ha lanciato anche un manifesto lo scorso 10 ottobre, ha promosso insieme a un’ampia rete di organizzazioni della società civile e di artisti, una manifestazione in vista del “Zero Discrimination Day” del 1° marzo, ovvero la “Giornata mondiale contro tutte le Discriminazioni” che opprimono il pianeta.
Proprio a Piazza del Popolo sono già convogliate negli ultimi mesi le voci di migliaia di attivisti/e e realtà sociali per inginocchiarsi contro la violenza e il razzismo in memoria di George Floyd per gli 8 minuti e 46 secondi che rievocano la sua morte sotto il ginocchio di un agente della polizia a Minneapolis, poi le battaglie per la crisi climatica in corso condotte dal movimento globale “Fridays for Future” e quelle di numerosi collettivi transfemministi riuniti intorno alle proteste internazionali al grido di «Non una di meno» e che a Roma si sono ritrovate lo scorso 25 novembre in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. Movimenti, quelli citati, che saranno protagonisti anche della manifestazione odierna e del mese di mobilitazioni contro tutte le discriminazioni che si sta per aprire.
La grande giornata di mobilitazione di domenica 28 febbraio ha l’obiettivo di “denunciare e contrastare con forza la molteplice pervasività delle discriminazioni che colpiscono le società contemporanee a tutti i livelli e in tutti gli ambiti”. La protesta e le attività continuative di sensibilizzazione si rivolgono nei confronti di tutte quelle istituzioni, politiche, misure e singole azioni che “opprimono e marginalizzano quantə vivono l’esperienza dell’esclusione sociale, della privazione dei diritti, primo fra tutti quello di cittadinanza, ed ogni altra stigmatizzazione associate via del colore della pelle, dell’identità di genere, dell’orientamento sessuale, della condizione socioeconomica, del credo religioso, delle disabilità e delle diversità tutte”.
La Giornata internazionale contro la Discriminazione è promossa a livello mondiale dal programma delle Nazioni Unite per l’AIDS/HIV (UNAIDS) per richiamare l’impegno e il dovere da parte degli Stati membri dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) di contrastare e rimuovere tutte le discriminazioni in ambito sanitario e lavorativo. L’edizione del 2021 è dedicata al tema delle disuguaglianze, ulteriormente amplificate dalla gestione discriminante dell’emergenza sanitaria da parte degli Stati e dei Governi, in particolare in relazione al a reddito, all’età, allo stato di salute, all’occupazione, alla disabilità, all’orientamento sessuale, all’uso di droghe, alla classe sociale, all’etnia e all’orientamento religioso che continuano a persistere in tutto il mondo.
La discriminazione e le disuguaglianze sono strettamente intrecciate. L’intersezione di forme di discriminazione, sia strutturale che sociale, contro individui e gruppi sociali continua a determinare e amplificare le disuguaglianze, ad esempio in termini di reddito, risultati scolastici, salute e occupazione e relativi accessi ai diritti, sia a livello locale che sul piano internazionale.
L’appuntamento a Roma il 28 febbraio è alle 15:00 e sarà preceduto dall’attività partecipativa “Privilege Walk” dalle ore 14:00 alle ore 14:30 dedicata alla consapevolezza dei privilegi ovvero “un esercizio importante” – come racconta Kwanza Musi Dos Santos, una delle promotrici e organizzatrici – “che aiuta chiunque a rendersi conto di quanto le strutture sociali siano determinanti e di quanto influiscano sulla nostra vita e su quella delle altre persone senza che quasi ci si renda conto delle condizioni favorevoli nelle quali è possibile agire grazie ai privilegi”.
#DIVERSƏDACHİ è l’hashtag proposto per la giornata con l’uso del genere neutro “schwa” per promuovere l’inclusività del linguaggio.
Il comitato organizzativo ha realizzato un opportuno vademecum per la partecipazione in piena sicurezza rispettando le norme per il contenimento della diffusione della pandemia.
#diversədachi #ZeroDiscrimination
Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/264634838591713/