La sezione italiana dell’nternational Association of Lawyers Against Nuclear Arms ha inviato in questi giorni una lettera al Presidente del Consiglio Conte che volentieri riproduciamo nell’imminenza dell’entrata in vigore del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari.


Egr. Presidente Prof. Giuseppe Conte

Il prossimo 22 gennaio 2020 – 75 anni dopo Hiroshima – entra in vigore il nuovo trattato per la proibizione delle armi nucleari (TPAN).

In 2017 con il voto favorevole in sede ONU di 121 Stati e la ratifica da parte di 51 Stati , finalmente la maggioranza degli Stati ha deciso di attuare l’obbligo internazionale , ex art.6 del trattato di non-proliferazione del 1968 “ di perseguire in buona fede e concludere negoziati che conducano ad un disarmo nucleare globale ed sotto un rigido ed effettivo controllo internazionale“ (vedi anche : Il dispositivo lett. F del Advisori opinion del 8.7.1996 Corte Internazionale ).

Gli stati nucleari e loro alleati incluso Italia si sono rifiutati illegittimamente di partecipare alle trattative e/o di aderire a questo nuovo trattato che proibisce la minaccia e l’uso, il possesso , la produzione e la vendita delle armi nucleari ed hanno, in data 4 dicembre 2019, dichiarato da Londra : La “NATO will remain a nuclear alliance.” Nell’ottobre 2020 le truppe italiane hanno partecipato all’esercitazione steadfast noon 2020 per perfezionare le prove di una guerra nucleare contro la Russia distruggendo virtualmente i centri urbani ed industriali nella profondità territoriale della Asia centrale. Purtroppo non mancano altri segni da parte degli Stati nucleari e dei loro alleati di voler utilizzare queste armi, che traggano il loro vantaggio supremo solo dal fatto della loro inutilizzabilità cioè dalla abnormità della loro potenza distruttiva.

In questo contesto gli scriventi ritengono opportuno far rilevare che la programmazione congiunta dell’uso delle armi nucleari in Italia da parte della NATO, tramite la decisione dal presidente americano oltre ad essere contrario all’articolo 10 e 11 della ns. Costituzione e al trattato di Non proliferazione, espone la popolazione italiana a severi pericoli specialmente in situazioni di instabilità politica e sociale come quelle a cui abbiamo assistito in questi giorni.

Di fronte alla crescente minaccia che queste armi di distruzione di massa vengano utilizzate appare doveroso che l’Italia adempia al suo obbligo internazionale di aderire al nuovo TPAN e/o di rinunciare al loro uso e di liberare il territorio Italiano da queste armi che infrangono le norme umanitarie del ius in bello .

Il Suo governo e Lei personalmente siete quindi chiamati al compito storico di contribuire alla definitiva eliminazione di un pericolo per l’esistenza stessa della razza umana e di ogni altra forma di vita nel nostro pianeta ed autorizzare con urgenza la ratifica  in Italia del nuovo TPAN (Vedi bozza della mozione del 29 maggio 2019 della senatrice Loredana De Petris) .

Cordiali saluti , avv. Dr. Joachim Lauta