I paesi membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite hanno ribadito il loro sostegno al sistema globale di verità, giustizia, riparazione e non ripetizione in Colombia, durante la presentazione del rapporto trimestrale della missione di verifica delle Nazioni Unite sull’attuazione dell’accordo di pace. Hanno anche espresso le loro aspettative riguardo alle decisioni che la Giurisdizione Speciale per la Pace emetterà nel 2021.
Giovedì 22 gennaio, durante la presentazione del rapporto trimestrale sulla Missione di Verifica delle Nazioni Unite in Colombia al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, i rappresentanti di 12 paesi membri hanno evidenziato i progressi della Giurisdizione Speciale per la Pace (JEP), la Commissione per la Verità e l’Unità per la Ricerca delle Persone Scomparse e hanno espresso le loro aspettative riguardo ai progressi di questo sistema di giustizia di transizione nel 2021.
All’inizio di questa presentazione, Carlos Ruíz Massieu, Rappresentante Speciale del Segretario Generale e capo della Missione di Verifica delle Nazioni Unite in Colombia, ha sottolineato che “le vittime e la società colombiana nutrono aspettative riguardo al Sistema Integrale di Verità, Giustizia, Riparazione e Non Ripetizione. La priorità per il 2021: che tutti gli attori che hanno partecipato al conflitto contribuiscano pienamente alla verità e intraprendano azioni di riparazione”.
Questi sono stati alcuni degli interventi dei membri del Consiglio:
“Le prime sentenze della JEP di quest’anno segnano una svolta importante nel processo di riconciliazione e giustizia. È molto positivo che le tre componenti del sistema di giustizia di transizione continuino ad andare avanti, nonostante le battute d’arresto”, ha detto Jonathan Allen, vice rappresentante permanente del Regno Unito alle Nazioni Unite.
“L’attuazione dell’accordo di pace non sarebbe avvenuta da un giorno all’altro. Di fronte a grandi ostacoli, la Colombia ha continuato a fare progressi in questo compito essenziale, e gli Stati Uniti continueranno a lavorare con voi al servizio della pace e della prosperità del paese”: Richard M. Mills, incaricato d’affari degli Stati Uniti d’America alle Nazioni Unite.
“Nel 2021, le vittime dovrebbero poter tornare al centro del dibattito. La Commissione per la Verità presenterà il suo rapporto finale e la JEP pronuncerà le sue prime sentenze. Invitiamo entrambe le parti a cooperare ampiamente con queste istituzioni”; Mona Juul, rappresentante permanente della Norvegia alle Nazioni Unite.
“Il processo di pace colombiano è stato innovativo. Il lavoro sulla verità, la giustizia e la riconciliazione è stato il fondamento della trasformazione che è stata raggiunta finora. L’Irlanda accoglie con favore i progressi compiuti dalla JEP, la Commissione per la verità e l’Unità per la ricerca delle persone scomparse”: Byrne Nason, rappresentante permanente dell’Irlanda alle Nazioni Unite.
“Speriamo che il governo continui a fornire tutti i meccanismi per garantire l’indipendenza delle istituzioni nell’attuazione del processo, e questo include la giustizia di transizione che gioca un ruolo essenziale nel garantire i diritti delle vittime”: Gert Auväärt, vice rappresentante permanente dell’Estonia alle Nazioni Unite.
“La democrazia in Colombia si sta rafforzando con una maggiore partecipazione politica. Il sistema di giustizia transizionale per ottenere verità, giustizia e riparazione per le vittime sta avanzando soprattutto con la JEP e la Commissione per la verità”: Amb. T. S. Tirumurti, rappresentante permanente dell’India presso le Nazioni Unite.
I punti salienti sulla JEP
Il rapporto trimestrale, che è stato presentato da Carlos Ruíz Massieu, capo della Missione di Verifica dell’ONU, al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, evidenzia:
I progressi della JEP nei 7 macro casi sui quali le organizzazioni delle vittime hanno continuato a presentare rapporti, anche sulla violenza sessuale.
La JEP imporrà le sue prime sanzioni a metà del 2021: saranno definite le responsabilità individuali per i crimini commessi durante il conflitto.
Le testimonianze di ex membri delle forze di sicurezza hanno permesso alla JEP di localizzare sei fosse comuni a Dabeiba (Antioquia) con i resti di possibili vittime di esecuzioni extragiudiziali e sparizioni forzate. I resti di 4 persone sono stati consegnati dignitosamente alle loro famiglie.
Gli ex membri delle FARC-EP hanno riconosciuto la loro responsabilità e si sono impegnati a contribuire alla verità sui crimini emblematici commessi durante il conflitto. Le vittime hanno considerato queste ammissioni di responsabilità come un passo verso la riconciliazione.
C’è preoccupazione per il numero di ex combattenti uccisi dalla firma dell’accordo di pace. In risposta a ciò, il rapporto mette in evidenza le azioni della JEP, come l’audizione con funzionari governativi di alto livello per riferire sui suoi progressi nel rafforzamento delle misure di sicurezza e protezione degli ex combattenti previste dall’accordo di pace.
Vedi: Informe completo de la Misión de Verificación
Traduzione dallo spagnolo di Silvia Nocera