Il piano era semplice, far esplodere una raffineria di benzina per aggravare la crisi nel paese ed i mandanti erano i soliti: il governo colombiano di Ivan Duque con il sostegno ed affiancamento degli uomini della CIA in quel Paese.
A raccontarlo in diretta tv è stato ieri il vicepresidente di settore per lo Spazio Economico e Ministro del Potere Popolare per il Petrolio, Tareck El Aissami, che ha denunciato davanti alla comunità internazionale e all’opinione pubblica nazionale un nuovo atto terroristico contro la raffineria di El Palito, Carabobo, per ordine dei governi Stati Uniti e Colombia.
“Il governo rivoluzionario e le autorità competenti sono riusciti a smantellare un piano criminale e a neutralizzare in anticipo due cittadini di nazionalità venezuelana a Morón, nello stato di Carabobo, che sono stati catturati con un grande carico di esplosivo, detonatori a candela MS e LP, 27 chili di Pentolite Muster e una fune detonante. Il piano prevedeva di svolgere la loro missione terroristica prima delle elezioni del 6 dicembre per generare scompiglio nazionale e far scaturire la sospensione del processo elettorale”, ha spiegato il ministro.
El Aissami ha specificato che i detenuti rispondono ai nomi di Francisco Javier Pacheco Pérez e César Antonio Guevara Díaz, avevano in programma non solo di far esplodere la raffineria El Palito ma anche di distrugge il principale oleodotto per il pompaggio di benzina e altri prodotti dalla raffineria alla città di Yagua, aggravando la terribile crisi di carburante presente nel paese a causa dell’embargo che danneggia proprio le raffinerie (di antica costruzione e tecnologia statunitense) attraverso la mancanza dei pezzi di ricambio.
“Questo piano è stato preparato in Colombia dai disertori della Forza Armata Nazionale Bolivariana (FANB), che godono della protezione e del sostegno del governo di Iván Duque, che è uno specialista in falsi positivi (omicidi camuffati da combattimenti) e ha autorizzato direttamente questo frustrato attacco terroristico”, ha denunciato il ministro.
Aissami ha anche affermato che la Central Intelligence Agency (CIA) degli Stati Uniti e la National Security Agency (NSA) conoscevano i terroristi coinvolti, e l’intento era di farle passare di fronte ai media come presunte cellule sovversive venezuelane contro il governo bolivariano.