Come abbiamo documentato in questo articolo una studentessa della scuola Nievo di Torino, è stata sospesa dalla lezione a distanza.
E., giovane studentessa delle scuole medie, è stata scollegata dalla docente di musica della scuola Nievo il 30 novembre scorso perché stava partecipando ad una manifestazione a favore della didattica in presenza davanti al palazzo della Regione Piemonte.
Il giorno dopo abbiamo provveduto a chiamare la preside reggente, dott.ssa Adduci che ci ha risposto di richiamare il giorno dopo perché “non al corrente della situazione”, il giorno dopo ci siamo recati alla scuola chiedendo un incontro che non ci è stato concesso.
Ci è stata data una e-mail alla quale non mancheremo di inviare le nostre domande e di pubblicare le risposte o informare sull’eventuale mancanza di risposte, cosa che faremo anche col Provveditorato.
Abbiamo quindi individuato la necessità di acquisire maggiori dettagli.
Durante il sit-in del 30 novembre E. era in piazza a favore della didattica in presenza ma anche pronta ad assistere alla lezione di musica, materia fondamentale essendo la sua una sezione ad indirizzo musicale.
Non è mai stata abbandonata a se stessa in piazza: erano costantemente presenti la madre e/o il padre dell’amica della giovane studentessa.
La docente ad un certo punto ha scollegato E. dalla lezione perché “non era a casa”. E. anche su consiglio della madre ha tentato di ricollegarsi senza possibilità di avere accesso alla lezione.
Il giorno dopo E.ha assistito alla lezione fuori dalla scuola Nievo insieme ad altri compagni. Sono stati minacciati di essere segnati assenti se avessero continuato ad assistere alle lezioni fuori dalla scuola, cosa puntualmente avvenuta il giorno dopo.
E. ci ha fatto pervenire questo lavoro: