Contro lo Squalo-Capitale, tra delfini e farfalle (simboli della parità di genere), sabato scorso si è svolta l’Assemblea costituente della Cooperativa Intergenerazionale intitolata a Stefano Rodotà, fondatore in Italia della dottrina sui beni comuni. Pubblichiamo integralmente il Comunicato stampa di Ugo Mattei (Presidente di Generazioni Future Rodotà)
Il bozzolo si è schiuso. La metamorfosi è avvenuta. Con una maggioranza “bulgara” la mozione di Presidenza è stata approvata dai soci partecipanti all’Assemblea. Il Comitato Rodotà è sciolto (fra coloro che hanno votato SI’ c’era anche la maggioranza dei soci fondatori), al suo posto entrerà a pieno regime Generazioni Future Rodotà, la Cooperativa Intergenerazionale soprannominata Delfino.
E’ una istituzione nuova, anzi nuovissima, priva di precedenti istituzionali ma già riconosciuta come Avvocato delle generazioni future. Assorbendo la sostanza del Comitato Rodotà nel suo Dipartimento Politico, essa potrà inaugurare una nuova stagione, forse costituente, in cui la visione dei beni comuni ed il loro governo nell’ interesse delle generazioni future si farà Politica con la P maiuscola. Una politica che prova a superare tutti i tabù novecenteschi, tutte quelle strategie borghesi e patriarcali di divisione del popolo che hanno prodotto fenomeni di degenerazione della rappresentanza politica in aggregati di comitati d’affari al soldo dei poteri forti. Il politico non sarà mai più distinto dal personale; la società civile mai più dallo Stato; la rappresentanza dalla partecipazione diretta; il politico dall’ economico o dal tecnico.
In questa visione olistica che unisce, nell’ interesse delle generazioni future, finanche la contrapposizione destra/sinistra è sostituita dal conflitto fra popolo e oligarchia, fra sotto e sopra. Solo così le oligarchie, ad oggi riparate dal conflitto e dalla divisione del popolo, apparentemente intoccabili perché selezionate dai nuovi centri di potere globale, vedranno dissolversi il potere e con esso gli insopportabili privilegi del censo. Anche a beneficio di esse medesime, che potranno attraversare a testa alta un mondo più giusto e libero. Solo così potrà finire il saccheggio dei beni comuni e si potrà invertire la rotta allontanandoci dallo schianto altrimenti inevitabile.
Con Generazioni Future/Rodotà nasce il primo soggetto politico popolare della nuova era: fluido e trasparente come l’acqua, il bene comune per eccellenza, (lo siamo già) solido, organizzato e avanzatissimo (lo diventeremo) come la più potente delle corporation, gli squali con cui le oligarchie dominano oggi il mondo. La nostra scelta è chiara: siamo popolo e ci battiamo contro la concentrazione del potere e del capitale. Vogliamo costruire il futuro con le gambe ben solide nel nostro passato. L’antifascismo militante ed i valori della resistenza (su cui vigila il nostro Comitato garanti), sono la sola discriminante per partecipare a questa nostra grande sfida volta ad unire e non a dividere.
La nostra è una ragionevole follia benicomunista, fatta di impegno generoso e di competenza, sempre con in mente i tratti della incorruttibile mitezza di Stefano Rodotà. Ripudiamo la competizione perché essa individualizza e rende dipendenti dalle dinamiche del capitale. La danza della vita è fatta di cooperazione, solidarietà, mutuo soccorso. La nostra Politica vuole essere generatività, non strumento di morte. Per sovvertire l’ordine delle cose presente, che ci sta portando al capolinea come specie, occorre agire su molti fronti e dobbiamo organizzarli tutti, ben consci che ognuno di essi è parte di un unicum, di un solo obiettivo che è quello delle diffusione del potere fino alla sua dissolvenza, in una organizzazione sociale che si fonda sulla libertà dell’ essere e non sulla schiavitù dell’avere.
Serve massima competenza in ogni settore della politica. Generazioni Future Rodotà oltre al dipartimento Politico, diretto erede del Comitato, deve organizzare un Dipartimento Giuridico (e qui abbiamo l’esperienza del Fondo legale per le Generazioni Future di Frossasco e dell’Osservatorio permanente sulla Legalità Costituzionale); un Dipartimento di Ecoalfabetizzazione e comunicazione (qui abbiamo l’esperienza del nostro gruppo comunicazione, del forum Tramandare, del gruppo Scuola Bene Comune); un dipartimento di conversione ecologica dell’economia che avrà importanza cruciale per rendere il nostro delfino solido e veramente libero (qui abbiamo il lavoro della Rete per i beni comuni ma anche l’ impostazione della campagna Cibo Bene Comune).
Abbiamo oggi quasi 1300 soci del disciolto Comitato Rodotà nazionale, e diverse organizzazioni locali che si sono già dotate o si stanno dotando di statuti e che contribuiranno al processo costituente e al governo della Cooperativa, che questa rinnovata presidenza si è presa l’impegno di guidare fino a fine 2021. Le tappe della marcia sono queste: entro gennaio dobbiamo dare la possibilità ad ogni socio del Comitato di diventare azionista della Cooperativa e impegnarci per convincere ogni altro potenziale compagno di viaggio dell’ importanza di organizzarci insieme, del lavoro che ci attende e della straordinaria opportunità di impegno politico e personale che possiamo offrire. Entro marzo faremo la prima Assemblea di Generazioni Future Rodotà, speriamo in presenza. Lì ci saranno scelte e ruoli fondamentali da definire, inclusa la Segreteria politica. Da quel momento saremo davvero pronti con un’organizzazione e un organigramma legittimato, competente e responsabile. Già questo sarà più di quanto non sappiano fare molte delle attuali organizzazioni politiche di partito o movimento, fatte di cerchi magici in cui mancano competenza, legittimazione e responsabilità, con perdita di credibilità internazionale per il Paese.
Poi si navigherà in mare aperto. Abbiamo preso l’impegno in Assemblea: ogni carica sarà costituita in un ufficio ricoperto da un uomo e da una donna. La politica non è attesa ma azione qui e adesso. Il Comitato Rodotà si è adattato alle circostanze politiche avverse del presente e ha costruito con Generazioni Future Rodotà il proprio futuro, mettendo già mano ad azioni che confluiranno nei nuovi dipartimenti.
La riforma del Codice Civile resta prioritaria come azione parlamentare trasversale cui contribuire con la nostra competenza, perchè introdurre i beni comuni e le generazioni future nel cuore del diritto civile è il modo più semplice per conquistare un impatto globale fondamentale per le nostre ambizioni trasformatrici, restituendo credibilità alla nostra Politica. La costruzione della Rete per i Beni Comuni, la conversione ecologica e le generazioni future, è altrettanto prioritaria per un futuro di egemonia nazionale e globale del pensiero del comune e richiede a ciascuno di noi di sforzarsi di mettere a fattor comune il proprio patrimonio di contatti.
Chi vuole e può mettersi a disposizione per partecipare in ruoli di responsabilità lo faccia sapere e si candidi da subito a rivestire un ruolo. Con competenza e spirito di servizio, responsabilità e consapevolezza di quanto può dare e dei propri limiti. Questa presidenza lavorerà agli organigrammi sulla base delle disponibilità e delle competenze. Chi promette, mantenga! E’ stata una bella assemblea, insieme possiamo farla diventare un passaggio storico.
Ugo Mattei
Presidente Generazioni Future Rodotà