Dopo cinque mesi di duro lavoro sul campo e nemmeno tre mesi dal lancio di una grande campagna di fundraising, oggi la nuova Scuola Internazionale di Still I Rise per bambini profughi e svantaggiati a Nairobi, Kenya è realtà.

Nella giornata di ieri, il team ha accolto i primi 40 studenti, di età compresa tra i 10 e 11 anni, insieme alle loro famiglie. Durante l’open-day sono state presentate le prime attività, in attesa del lancio formale a gennaio 2021 del programma di Scuola Internazionale, la prima di tutto il continente africano dedicata ai bambini profughi e svantaggiati. A regime, Still I Rise International School potrà accogliere fino a 300 studenti.

La scuola sorge al confine della baraccopoli di Mathare, una valle di pochi chilometri quadrati in cui vivono circa 600.000 persone. Ogni spazio è stato studiato nel dettaglio per accogliere le classi con amore, cura e serenità: dalla biblioteca alla mensa, dal campo sportivo alle aule, dall’ufficio alla sala comune, nulla è lasciato al caso. Tutto questo è stato possibile grazie alla raccolta fondi lanciata a settembre, che ha portato Still I Rise a raccogliere in poche settimane i 67mila euro necessari alla ristrutturazione dell’edificio, alla sua messa in sicurezza, all’acquisto degli arredi e alla copertura delle spese notarili e legali.

«Siamo la prima Scuola Internazionale per bambini profughi e svantaggiati del continente africano. Offriamo uno dei diplomi più prestigiosi al mondo, gratis, ai bambini dimenticati della Terra», dichiara Nicolò Govoni, Presidente di Still I Rise. «Crediamo fortemente che il nostro progetto produrrà un cambiamento sostanziale, non solo nelle vite dei nostri studenti, ma anche nella comunità che ci ospita e, nel lungo periodo, nel mondo dell’istruzione in generale. Questo è il nostro modo di cambiare il mondo, un bambino alla volta».