Due domeniche fa il presidente del Venezuela Nicolás Maduro ha annunciato che il suo paese si sta impegnando nello sviluppo di un farmaco basato sulla molecola DR10 che “annulla al 100%” la capacità di replicazione del nuovo coronavirus che causa la Covid-19. La scoperta è stata promossa dal governatore dello stato di Carabobo, Rafael Lacava e un gruppo di scienziati venezuelani, che hanno scoperto le proprietà efficaci di questa molecola sulle cellule in vitro infettate con COVID -19. Il farmaco si baserà sulla molecola DR10, che, secondo il Ministero della Scienza e della Tecnologia, proviene da una pianta officinale cinese: la Fructus Ligustri Lucidi (FLL ). Sarebbe dunque un triterpene, un composto organico derivato dall’acido ursolico. Già nel 2013, uno studio 1 , prendeva in considerazione l’acido oleanolico e l’acido ursolico nell’ambito dei trattamenti anti-epatite, poiché avrebbero mostrato proprietà antivirali in grado di sopprimere in modo significativo la replicazione dell’HCV, ma, come sottolineato dall’Accademia di Medicina Venezuelana, questo composto non appare ufficialmente come un “trattamento per l’epatite C”.
Secondo lo studio dell’Istituto Venezuelano delle Investigazioni Scientifiche (IVIC), la molecola non mostra alcuna tossicità ed effetti collaterali in grado di danneggiare le molecole sane. Lo studio, durato 6 mesi, si è basato sull’attività biologica delle cellule colpite da Covid-19 e sottoposte a diverse concentrazioni del principio attivo individuato. Gabriela Jiménez-Ramírez, Ministro del Potere Popolare per la Scienza e la Tecnologia, ha spiegato che lo studio è stato condotto su cellule infettate da virus isolati da pazienti venezuelani positivi a SARS-CoV-2, gli stessi virus che sono stati sequenziati nel paese, secondo una nota informativa del Ministero bolivariano 2 . L’Istituto Venezuelano di Ricerca Scientifica (IVIC) avrebbe poi dimostrato in colture “in vitro” l’inibizione della capacità di replicazione del SARS-CoV-2 grazie alla molecola denominata DR10. In un comunicato, la stessa Accademia Nazionale di Medicina del Venezuela 3 ha sottolineato che “la notizia ufficiale non offre dati sulla natura chimica o farmacologica della molecola DR10, si limita solo a far notare che è efficace contro il coronavirus, SARS-CoV-2”. Sebbene quello che è stato scoperto potrebbe essere un progresso nel trattamento contro il Covid-19, la ricerca deve attraversare tre fasi che potrebbero richiedere mesi o anni e deve essere testata su migliaia di pazienti attraverso rigorosi protocolli scientifici e avere analisi di esperti indipendenti.
Sta di fatto che gli scienziati venezuelani hanno scoperto una molecola efficace nell’ostacolare la replicazione virale del SARS-CoV-2 in vitro, la cui efficacia dovrà essere dimostrata, una volta trasformata in farmaco, con test pre-clinici e clinici.
Ma la censura non si è fatta attendere e la compagnia transnazionale americana Facebook ha censurato e cancellato varie pubblicazioni su account social, compreso quello del Presidente Maduro, dove si spiegano i vantaggi della molecola scoperta. Non si capisce per quale motivo Facebook non abbia censurato notizie sulle ricerche fatte da altri Paesi. Questa azienda tecnologica non ha problemi a pubblicare ricerche di farmaci che hanno dato buoni risultati con 60/80% di efficacia, ma censura il Venezuela quando annuncia la scoperta di una molecola i cui test mostrano un’efficacia fino al 100%.
Sarà ora l’Oms a certificare lo studio venezuelano. I risultati dello studio dell’Istituto venezuelano di ricerca scientifica (IVIC) sono stati condivisi con i rappresentanti della PAHO e dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), per permetterne la ratifica e per procedere alla produzione di massa attraverso alleanze internazionali. Al dottor Pier Paolo Balladelli, rappresentante dell’OPA / OMS in Venezuela, sono state inoltrate altre linee di ricerca sul monitoraggio e sullo sviluppo da parte del Ministero del Potere Popolare per la Scienza e la Tecnologia, che cerca gli stessi risultati, con differenti metodologie, farmaci e terapie, per ottenere efficacia su COVID-19. Nei prossimi giorni o settimane l’Esecutivo nazionale darà nuovi annunci al Paese sullo sviluppo di queste linee di ricerca.